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POZZUOLI/ A scuola per conoscere gli alberi, orti didattici tra i banchi delle medie

POZZUOLI/ A scuola per conoscere gli alberi, orti didattici tra i banchi delle medie
  • Pubblicato9 Gennaio 2015
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A scuola “conosciamo la natura”

POZZUOLI – L’amministrazione comunale di Pozzuoli ha approvato la riedizione per l’anno scolastico in corso del progetto di educazione ambientale “Conosciamo i nostri alberi”. In seguito alla grande partecipazione riscontrata nelle scuole elementari lo scorso anno, il progetto sarà esteso nel 2015 anche alle scuole medie della città, dove saranno realizzati Orti didattici.

EDUCAZIONE AMBIENTALE – «L’iniziativa ha lo scopo di promuovere un percorso di educazione ambientale permanente sul territorio – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Alfonso Trincone – perché per arrivare ad avere una generazione di cittadini sensibili alla salvaguardia e alla cura del bene ambientale è necessario investire sui bambini e sui giovani, fornendo loro la possibilità di esperienze sensoriali complete».

DIECI CLASSI – Per la parte riservata alle scuole elementari, il progetto coinvolgerà dieci classi quinte in due incontri didattici con esperti dell’Orto botanico di Napoli e del Servizio Giardini del Comune di Pozzuoli e una visita guidata. Per le medie invece è prevista la realizzazione di orti didattici in quegli istituti che hanno la disponibilità di un’area verde; gli alunni apprenderanno i principi dell’agronomia e della botanica attraverso il gioco e la manualità, impegnandosi nella semina e nel trapianto delle piantine. Il tema di quest’anno è lo stesso dell’Expo Milano 2015: le piante alimentari, legate ovviamente alla tradizione e alla cultura della nostra regione. E a tal proposito l’assessore Trincone anticipa che il progetto sarà inviato agli organizzatori di Expo 2015, che potrebbero invitare una delle classi partecipanti ad illustrarlo in rappresentanza del Comune di Pozzuoli. L’iniziativa di educazione ambientale vede anche la collaborazione della Guardia Forestale di Pozzuoli e della Coldiretti e il patrocinio della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli.