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Perforazione Agnano: il caso finisce in Procura e in Parlamento

Perforazione Agnano: il caso finisce in Procura e in Parlamento
  • Pubblicato11 Luglio 2020
Il procuratore aggiunto Sergio Amato

POZZUOLI – La perforazione di Agnano-Pisciarelli è diventata ormai un caso nazionale. Dopo essere finita sul tavolo della commissione grandi rischi della Protezione Civile nazionale, anche la Procura di Napoli ha deciso di fare chiarezza sulla vicenda. Il Procuratore aggiunto Sergio Amato, coordinatore della sezione reati ambientali, ha infatti avviato un’indagine conoscitiva per verificare la legittimità dell’iter seguito e per approfondire le conseguenze, per l’ambiente e per i cittadini, dello scavo realizzato in via Antiniana e della relativa fuoriuscita di copiose emissioni gassose. Al momento non sono ipotizzati reati e non ci sono indagati. Gli esperti dell’Arpac e dell’INGV avranno compiti di polizia giudiziaria provvisoria e a loro saranno affidati tutti i rilievi sul campo. Intanto la Graded, società capofila del progetto Geogrid, che materialmente ha eseguito la perforazione, si sente tranquilla: tutte le prescrizioni di legge sarebbero state rispettate e ci sarebbero le autorizzazioni necessarie.

La senatrice Silvana Giannuzzi

ANNUNCIATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE – La vicenda sarà portata anche all’attenzione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da cui dipende la Protezione Civile Nazionale. Ad annunciarlo, attraverso un post facebook, la senatrice puteolana del M5S Silvana Giannuzzi: «Dopo l’ottimo lavoro di denuncia e richiesta di informazioni, a livello sia regionale, con la consigliera Muscarà, sia comunale con il consigliere Caso, stamane ho depositato in Senato, per mia parte, una interrogazione parlamentare alla presidenza del Consiglio (nel cui alveo rientra la Protezione Civile) per chiedere di chiarire la reale dinamica dei fatti, gli eventuali rischi connessi, e soprattutto di provvedere al ripristino dell’area, sia relativamente alle alterazioni visibili (fumarole e scavo), sia agli eventuali danni non immediatamente visibili al suo delicato equilibrio idrogeologico.»