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Pozzuoli

Patto educativo, coinvolte le chiese di Pozzuoli e Napoli per rianimare la speranza

Patto educativo, coinvolte le chiese di Pozzuoli e Napoli per rianimare la speranza
  • Pubblicato29 Gennaio 2024

POZZUOLI – Nei prossimi giorni il Patto Educativo porterà avanti le sue attività, in ogni quartiere, municipalità e comune delle diocesi di Napoli e di Pozzuoli. Sono state infatti individuate alcune parrocchie a cui è stato affidato il compito di animare nell’ambito della propria zona questo processo, dando in questo modo una spinta dal basso a un percorso che necessita di maggiore impegno e attenzione da parte di tutti. «Sono profondamente addolorato e preoccupato a causa dei recenti episodi di violenza e criminalità che hanno ancora una volta bagnato di sangue le strade della nostra città. E altrettanta preoccupazione nasce dal dramma di chi sceglie di mettere fine alla propria vita in un luogo che dovrebbe servire non soltanto a garantire la sicurezza della comunità ma anche e soprattutto la rieducazione di coloro che, avendo compiuto reati ed essendo temporaneamente privi della libertà personale, dovranno ritornare alla società in un modo nuovo improntato alla legalità e alla giustizia». A scriverlo nei giorni scorsi è stato l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, in una nota. «Per questo guardando al Vangelo e alla Costituzione non posso che condividere con tutti il mio appello alla corresponsabilità affinché la violenza non generi altra violenza, affinché queste morti e queste ferite fermino altre morti e altre ferite, affinché si compia ogni sforzo non solo per tutelare la dignità e recuperare la vita di coloro che hanno compiuto il male ma anche perché si agisca preventivamente, mettendo al centro del dibattito cittadino l’emergenza educativa», l’invito del presule. E, aggiunge, «mentre chiedo a tutte le istituzioni e alla società intera di fare la propria parte senza cedere alla paura e all’indifferenza, insieme alla mia Chiesa napoletana – e in comunione con il mio confratello vescovo don Carlo Villano e la Chiesa di Pozzuoli – chiedo di fare ancora una volta un passo in avanti, diventando ancor più un avamposto di cura integrale dell’uomo e un luogo sicuro per i ragazzi e i bambini della nostra città che hanno diritto a percorsi educativi inclusivi capaci di salvarli dalla strada e dalla violenza».

LE PARROCCHIE COINVOLTE NEL PROGETTO IN PROVINCIA DI NAPOLI:

  • Afragola – San Giorgio Martire – don Massimo Vellutino
  • Arzano – Cristo Re – don Davide Trapani
  • Bacoli – San Gioacchino – don Roberto Iodice
  • Calvizzano – San Giacomo apostolo – don Ciro Tufo
  • Casalnuovo – San Giacomo apostolo – don Mario Briante
  • Casavatore – Gesù Cristo Lavoratore – don Dario Ferraro
  • Casoria – San Benedetto – don Pasquale Fioretti
  • Cercola – Immacolata Concezione – don Giovanni Cozzolino
  • Ercolano – Santa Maria a Pugliano – don Aniello Gargiulo
  • Ercolano – Santa Maria del Pilar – don Pasquale Incoronato
  • Marano di Napoli – San Ludovico d’Angiò – don Ciro Russo
  • Melito di Napoli – San Vincenzo Romano – don Giovanni Tolma
  • Mugnano di Napoli – San Nunzio Sulprizio – don Pasquale Marono e don Michele Guasco
  • Pollena Trocchia – San Gennaro – don Emanuele Iacolare
  • Portici – Sacri Cuori di Gesù e Maria – don Riccardo Coppola
  • Pozzuoli Monterusciello – Sant’Artema – don Elio Santaniello
  • Pozzuoli Rione Toiano – San Michele Arcangelo – don Felix Ngolo
  • Quarto – Maria Regina della Pace – don Mariano Amirante
  • San Giorgio a Cremano – Santa Maria dell’Aiuto – don Gioacchino Montefusco
  • Torre del Greco – Oratorio San Vincenzo Romano – don Raffaele Borriello
  • Trecase – Santa Maria delle Grazie e San Gennaro – don Antonio Ascione
  • Villaricca – San Francesco d’Assisi – don Giuseppe Tufo
  • Volla – Immacolata Concezione e San Michele – don Federico Saporito