Nasceranno a Pozzuoli le “pelli del futuro” valorizzando gli scarti e scegliendo la sostenibilità

POZZUOLI – Nascono nel “Polo Tecnologico A. Olivetti’ di Pozzuoli le pelli del futuro, grazie al dialogo tra i protagonisti del settore, uniti per la prima edizione dell’ItalianLeather Research Summit 2025, organizzato dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli (SSIP) e che ha visto la partecipazione di stakeholder, università, imprese e associazioni di settore, con un unico obiettivo: costruire la conceria del futuro per dare nuovo slancio al settore della pelle e cuoio, motore del Made in Italy”. E’ la sintesi dei tavoli che comunica l’ufficio stampa dalla Stazione Sperimentale. “Il summit, tenutosi alla Biblioteca storica di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli, è stato organizzato – dicono gli organizzatori – nell’ottica di un fondamentale gioco di squadra, in collaborazione con la Fondazione MICS – Made in Italy Circolare e sostenibile, e ha riunito il mondo dell’innovazione, della sostenibilità e della ricerca applicata alla pelle, che parte dal Sud, dalla sede di Pozzuoli della Stazione per ricadere sull’intera filiera, nell’interesse delle imprese”. “La giornata – spiegano ancora dalla SSIP che e’ organismo di ricerca nazionale – è stata l’eccellente occasione per rendere noti alcuni risultati della ricerca di settore. Negli innovativi laboratori tecnologici della SSIP, si lavora, fra le altre cose, a nuovi materiali con proprietà aggiunte (antiossidanti, antimicrobiche waterproof, ecc.), per la pelle che siano competitive grazie anche al supporto di tecnologia e AI: saranno pelli che, fra le altre novità, con più efficacia utilizzeranno gli scarti delle filiere tessile e quelli del comparto agroalimentare”.
IL PROGETTO – Dai laboratori, con la interazione di diversi progetti e grazie ai partenariati avviati, nasceranno nuove molecole che saranno il primo passo per la produzione di nuove generazioni di pelli sostenibili ad alto valore aggiunto. Gli studi, le sperimentazioni già in atto, faranno sviluppare molecole e materiali da utilizzare nel settore conciario, nuovi prodotti in grado di conferire proprietà aggiuntive ai cuoi e ai nuovi materiali circolari, come: proprietà autopulenti, antimicrobiche, impermeabilizzanti, antiossidanti, antifiamma, antimacchia. In generale su tutti gli scarti conciari sono in atto sperimentazioni per addivenire a nuovi prodotti. Dagli stakeholder della filiera industriale spunti fondamentali per orientare le attività di università ed enti a sostegno dell’universo conciario. Gli attori della filiera, nel corso di tutti i lavori, hanno sottolineato il complicato momento congiunturale si supera puntando sugli investimenti in ricerca e consolidando azioni strategicamente e condivise verso l’innovazione tecnologica. Alla giornata di lavori, che ha seguito al momento di discussione un workshop scientifico sui temi di ricerca e avanzamento del partenariato MICS e non solo, sono intervenuti, tra gli altri: Edoardo Imperiale, Direttore Generale SSIP, Luca Gentile, Dirigente Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Graziano Balducci, Presidente SSIP, Antonio Lanzotti, Responsabile TFdA, Università degli Studi di Napoli Federico II, Delegato per il Sud del Consiglio di Amministrazione MICS, Marco Taisch, Presidente del PE MICS; Valeria Fascione, Valeria Fascione, Assessore con delega alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania; Luigi Nicolais, Consigliere Scientifico SSIP – Rappresentante dell’Italia nell’EIC e nell’EIE; Fulvia Bacchi, Direttore UNIC; Mirko Balsemin, Presidente della sezione concia di Confindustria Vicenza; Mauro Bergozza, Presidente ASSOMAC; Maurizio Maggioni, Direttore UNPAC – Unione Nazionale Produttori Italiani Ausiliari Conciari.
L’OBIETTIVO – “L’Italian Leather Research Summit nasce – ha sottolineato Imperiale, direttore generale della SSIP – con un obiettivo chiaro: fare rete, mettere a sistema competenze, esperienze, prospettive che attraversano l’intera filiera conciaria italiana. La concia, come gran parte del sistema manifatturiero europeo, è sotto pressione ma in ogni crisi si nasconde un’opportunità, e oggi la nostra opportunità ha un nome preciso: ricerca e innovazione, sono anelli di una stessa catena di valore, che deve partire dai laboratori e arrivare nelle fabbriche. In questa prospettiva”, ha continuato, “la SSIP, in sinergia con il Partenariato Esteso MICS, con le università, con il CNR, è – un’infrastruttura chiave per è fondamentale per promuovere rete. Aggregarsi non è solo utile, è oggi una condizione necessaria per essere competitivi. Nessuno può affrontare da solo le sfide che abbiamo davanti. È il momento di un patto di filiera strutturato, in cui ciascun attore – industria, ricerca, istituzioni – contribuisca responsabilmente al rilancio del Made in Italy circolare e sostenibile. La filiera della pelle ha un futuro solido, a condizione che la ricerca diventi un asset quotidiano, non straordinario. La sostenibilità non è solo un obiettivo: è un metodo, un linguaggio comune, una responsabilità condivisa”. La collaborazione del sistema universitario con gli Enti di Ricerca e le imprese è la strada da seguire. Puntare sulla ricerca, per rendere più competitivi i comparti strategici del paese, è sfida di incredibile attualità. Da Napoli, dal Sud, parte un segnale forte e carico di competenze” ha dichiarato Matteo Lorito, Rettore Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Per l’assessore Fascione è vincente l’idea del gioco di squadra. “In questo settore la ricerca e le innovazioni – ha spiegato – fanno la differenza e la presenza delle Istituzioni, del Mondo Accademico, degli Enti di Ricerca e dell’imprese, è una garanzia. Come Regione Campania ci siamo e riconosciamo nella SSIP un player d’eccellenza. C’è collaborazione, da sempre, ed anche ad Osaka all’Expo continueremo questo lavoro. Su questi temi ci sono, in questo momento, grandi opportunità che nascono dalle Istituzioni, a livello europeo e regionale. Ricordo perché di grande interesse il bando STEP e l’avviso per i dottorati industriali che mette a disposizione delle imprese risorse altamente qualificate”.