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MUSICA/ La storia di Rosarillo, la cantante di flamenco con Pozzuoli nel cuore

MUSICA/ La storia di Rosarillo, la cantante di flamenco con Pozzuoli nel cuore
  • Pubblicato20 Febbraio 2014
Ana Rita Rosario Di Meo, in arte Rosarillo

di Elena De Mari

POZZUOLI – Dare il massimo, emozionare ed arrivare al cuore del pubblico. Il successo di Rosarillo, cantante italo-argentina di flamenco, è il risultato di questo connubio perfetto. Un amore per la musica che nasce dall’attrazione per la cultura gitana. La sua grande energia e la seducente carica interpretativa del suo canto, fanno di lei un’artista amata ed apprezzata in tutta Italia. «Cerco di vivermi quello che canto, non mi risparmio mai. Cerco sempre di dare il massimo», spiega l’artista.

 

DANZA E TEATRO – Ana Rita Rosario Di Meo, in arte Rosarillo, nasce a Buenos Aires, da genitori puteolani. Nel 92 torna in Italia ed è qui che si avvicina al simbolo del folclore spagnolo, il flamenco. Comincia la sua carriera a Napoli, esibendosi con artisti di Bacoli, all’ Isolotto di San Martino. «Il flamenco nella mia vita ha unito il teatro, la danza ed il canto, tutte arti che amavo ed è per questo che l’ho scelto». Da cinque anni collabora con la compagnia “Algeciras Flamenco” che mira a recuperare le sonorità mediorientali attraverso spettacoli che portano in scena la sinergia tra la tradizione Andalusa ed il mondo arabo.

 

IL SEGRETO DEL SUCCESSO –  «Umiltà e spirito di sacrificio. So che non è facile fare una cosa che ti piace e vivere di questo. Nel mio caso, in Italia non c’è molta competizione. Siamo solo in due a cantare flamenco nell’intera nazione. Ma io non aspetto il successo. Sono contenta di poter fare ciò che amo e vivere di questo. Ai tanti giovani che sognano di fare l’artista, mi sento di dire di non scoraggiarsi mai. Non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni – conclude la cantante – perché è l’unica cosa che ci fa sentire davvero vivi».