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MONTE DI PROCIDA/ Fototrappole contro gli incivili, l’assessore accusato: «Se faranno ricorso, pago io»

MONTE DI PROCIDA/ Fototrappole contro gli incivili, l’assessore accusato: «Se faranno ricorso, pago io»
  • Pubblicato5 Gennaio 2016

Capuano-960x460MONTE DI PROCIDA – «Credo che l’effetto deterrente valga più di tante chiacchiere. Se quelli sanzionati faranno un ricorso per colpa del video pago io. Sono certo che chiunque voglia fare l’incivile ci pensa almeno dieci volte». E’ con queste parole che l’Assessore Salvatore Capuano liquida i cittadini che hanno espresso perplessità sulle modalità con cui ha proceduto alla pubblicazione del filmato che riprende incivili intenti a sversare illecitamente rifiuti, nonché sul rispetto delle leggi che regolano la privacy per ciò che concerne l’istallazione di videocamere sul territorio.

Una foto trappola
Una foto trappola

EFFETTO BOOMERANG – Nel frattempo, un avviso a firma dell’assessore Capuano e del Comando della Polizia Municipale sembrerebbe aver prodotto un “effetto boomerang”, che avallerebbe senza ombra di dubbio la tesi del capogruppo di Fare Futuro, Rocco Assante di Cupillo: il filmato è stato diffuso sul social network di Facebook e sul blog dell’assessore ancor prima che le sanzioni venissero notificate. «Si ritiene opportuno portare a conoscenza dell’intera cittadinanza che grazie all’utilizzo delle fototrappole sono state accertate delle violazioni e sono stati redatti i verbali nei confronti delle persone identificate – si legge nell’avviso pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente – che saranno notificati ai trasgressori secondo quanto previsto dall’articolo 14 della legge 689/81 e cioè entro 90 giorni dall’accertamento».

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Il consigliere Rocco Assante

LA CRITICA – La fretta, si sa, è cattiva consigliera. Lo fa notare ancora una volta il consigliere Assante, in risposta alle dichiarazioni dell’assessore: «La prima cosa da fare una volta ri-presi questi individui era notificargli un bel mega verbale fatto come si deve, poi eventualmente si poteva pensare di pubblicare il video sul sito istituzionale del Comune, facendolo oscurare da dei professionisti. Non è pensabile che prima si pubblica il video e solo dopo la persona beccata riceve la multa; inoltre, nessuno può pubblicare sul suo sito personale un video del genere. L’Assessore Capuano poteva avere accesso a quel video, ma non poteva manipolarlo e men che meno pubblicarlo. La verità è che l’Assessore non è nuovo a queste brillanti trovate. Con questo comportamento irresponsabile, potrebbe aver reso inutile l’utilizzo di quelle immagini per sanzionare i trasgressori, che, quando e se gli sarà finalmente notificato il verbale, potranno facilmente impugnarlo e magari averla vinta». Intanto, ci si chiede ancora per quale ragione sul sito istituzionale del Comune di Monte di Procida il filmato non è stato pubblicato.