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MONTE DI PROCIDA/ Arrestato lo stalker del Sindaco Iannuzzi

MONTE DI PROCIDA/ Arrestato lo stalker del Sindaco Iannuzzi
  • Pubblicato29 Ottobre 2012
Il sindaco di Monte di Procida, Francesco Paolo Iannuzzi

MONTE DI PROCIDA –  Di nuovo in manette lo stalker del Sindaco di Monte di Procida. Salvatore Barba, 44 anni, residente nel piccolo comune flegreo, è stato sorpreso dai Carabinieri in stato di evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo è stato bloccato nei pressi di un esercizio commerciale di Monte di Procida dai militari della Compagnia di Pozzuoli diretti dal Maggiore Roberto Spinola. I carabinieri lo hanno scoperto nel corso di un servizio predisposto per il contrasto ai fenomeni d’illegalità diffusa su tutto il territorio flegreo.

ATTI PERSECUTORI –  Barba lo scorso 12 ottobre era stato fermato dai poliziotti del commissariato di Pozzuoli dopo che per l’ennesima volta stava seguendo il Sindaco Francesco Paolo Iannuzzi per chiedere di poter frequentare la figlia di cui era innamorato. Intenzioni che nel corso del tempo  erano divenute  veri e propri atti persecutori nei confronti del Sindaco e della giovane figlia. L’uomo, titolare di un’attività commerciale a Bacoli dal marzo scorso aveva dato vita a pedinamenti, avvicinamenti ai luoghi frequentati dai due ai quali inviava sms a qualunque ora del giorno e della notte costringendo la ragazza a cambiare casa. In più occasioni le vittime avevano già denunciato l’uomo che, nonostante tutto, riusciva sempre a materializzarsi sul percorso della giovane vittima, incutendole così un forte senso di timore e stress emotivo. Barba recentemente era stato anche più volte ammonito verbalmente e già querelato attraverso l’avvocato di Iannuzzi senza però sortire gli effetti sperati dalle vittime.

L’ARRESTO –  Fino  all’epilogo del 12 ottobre scorso quando il 44enne veniva arrestato dai poliziotti del Commissariato di Pozzuoli. In quell’occasione, gli agenti riuscirono a  bloccare l’uomo mentre era seduto ai tavolini di un bar in piazza della Repubblica a Pozzuoli, proprio di fronte al luogo dove si trovavano padre e figlia. Sottoposto a perquisizione, il 44enne veniva trovato in possesso di  una cospicua somma di denaro per un importo superiore ai 25mila euro, un Personal Computer, 3 telefoni cellulari dove erano ancora conservati gli sms molesti, oltre ad una pistola giocattolo, priva del tappo rosso, quest’ultima nascosta all’interno della sua autovettura Smart For Two.

GDG