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Megafoni, striscioni e panini con la mortadella: l’originale protesta sulle spiagge di Miliscola e Miseno

Megafoni, striscioni e panini con la mortadella: l’originale protesta sulle spiagge di Miliscola e Miseno
  • Pubblicato3 Agosto 2022

BACOLI – Hanno attraversato i lidi privati di Miliscola e Miseno per ricordare a tutti che la legge garantisce il libero e gratuito accesso al mare. Gli attivisti per il mare libero hanno ‘marciato’ sulla spiaggia con striscioni, volantini e megafono. Tra le mani anche panini con la mortadella per manifestare contro il divieto di alcuni gestori di impedire perfino ai propri clienti di portare cibo e bevande dall’esterno. Terminata la gimcana tra i lidi, tra gli applausi dei bagnanti, l’attenzione è stata portata sulla spiaggia delle Casevecchie, recentemente “liberata” dal sindaco di Bacoli, dove i manifestanti – pur plaudendo all’iniziativa dell’amministrazione comunale – hanno ricordato al primo cittadino che per rendere finalmente fruibile la spiaggia dopo 40 anni rimane essenziale liberarla ora dai natanti troppo vicini alla battigia. Attualmente la spiaggia non viene infatti frequentata poiché non “idonea” alla balneazione.

LA PROTESTA – «Le iniziative andranno avanti nelle prossime settimane per continuare la battaglia contro la delibera del Comune di Napoli che limita ulteriormente l’accesso al mare e per rivendicare in ogni Comune una pianificazione partecipata con gli abitanti della risorsa mare, con la drastica riduzione delle concessioni, l’estensione delle spiagge libere, la rimozione di ogni ostacolo nell’accesso al mare, il ripristino della fruibilità della Gajola e la bonifica dei tratti di costa inquinati da san Giovanni a Bagnoli. Miseno come Napoli. Rivogliamo le spiagge e il mare libero e gratuito. Anche a Miseno come a Napoli, Pozzuoli e tutto il litorale flegreo andare a mare è diventato difficile e costoso perché la gran parte della spiaggia è occupata da lidi privati che impongono le proprie regole, mentre la spiaggia libera diventa sempre più piccola, un ricordo del passato», tuonano i Comitati per il mare libero.