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Manifestazione al Comune di Quarto, denunciato un consigliere: “Protesta giusta”

Manifestazione al Comune di Quarto, denunciato un consigliere: “Protesta giusta”
  • Pubblicato2 Maggio 2020

QUARTO – C’è anche un consigliere comunale tra le persone denunciate per aver preso parte ad una manifestazione non autorizzata all’esterno del Comune, e per aver violato le norme anti covid-19. Si tratta di Giuseppina Rollin, della civica Un’Altra Città.

LA LISTA CIVICA – La reazione dei militanti non si è fatta attendere: «Protesta giusta e legittima, dettata dall’esasperazione dovuta alle 3 settimane di silenzio da parte del Sindaco e della sua giunta e portata avanti mantenendo tutte le prescrizioni dettate dalle attuali disposizioni. Quella mattina il sindaco ha ben pensato di far attendere queste famiglie per ben 3 ore fuori l’ingresso del comune prima di scendere: solo dopo l’intervento della celere e, nascosto dietro la barriera di polizia, ha perseverato nel suo silenzio».

LA REPLICA DEL PRIMO CITTADINO – Il sindaco Antonio Sabino, da parte sua, ha controbattuto: «Da uomo delle Istituzioni ho cercato il dialogo anche in quel momento e ho accettato di incontrare una delegazione di manifestanti. Quando loro hanno specificato che le motivazioni erano varie e che ognuno aveva la sua, allora mi sono reso disponibile ancora una volta a incontrare singolarmente ciascuno di essi. Una disponibilità istituzionale rimasta vana, tuttavia, visto che i manifestanti sono rimasti sulle loro posizioni e quando ho cercato di spiegare le cose sono stato spesso interrotto mentre, a tutela della sede comunale e di tutti i dipendenti comunali presenti, le forze dell’ordine hanno ritenuto opportuno schierare un cordone di agenti di polizia e carabinieri dinanzi l’ingresso dell’Ente per evitare intrusioni e occupazioni».

MATTINATA AD ALTA TENSIONE – La manifestazione si era svolta lunedì scorso. Decine i manifestanti che hanno voluto far sentire la propria voce chiedendo non solo maggiori misure economiche per le fasce più colpite dalla crisi legata al coronavirus, ma anche celerità e trasparenza per quanto riguarda le graduatorie per i buoni pasto. Polizia, carabinieri e municipale hanno formato un cordone, ma c’è chi ha voluto forzarlo, venendo denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale. In più di un’occasione alcuni partecipanti hanno anche violato la distanza di un metro l’uno dall’altro. Le denunce, da parte dei carabinieri, sono scattate d’ufficio ed hanno riguardato una decina di manifestanti.