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L’OMAGGIO/ A Sanremo pubblico commosso per Spike – LE FOTO

L’OMAGGIO/ A Sanremo pubblico commosso per Spike – LE FOTO
  • Pubblicato24 Febbraio 2015

20APOZZUOLI – Emozione e coinvolgimento, questi i sentimenti che hanno caratterizzato l’evento di Sanremo dedicato a Spike. Il pitbull barbaramente torturato e bruciato vivo a Rione Toiano. Una vicenda agghiacciante che fece il giro dell’Italia commuovendo tutti, tanto da smuovere associazioni e animalisti in manifestazioni ed iniziative per urlare “basta” alla violenza sugli animali. Per questo motivo nacque “Il nostro Jazz per Spike”, prima a settembre 2014, coinvolgendo il pubblico di piazza San Siro per due ore e poi a febbraio durante il festival della canzona Italiana Sanremo 2015. Il tutto è durato un’ora e 17 minuti: ogni minuto dedicato a Spike e ai suoi traumatizzati padroni: la signora Delia e il signor Procolo Grieco.

PROTESTE IN MUSICA – L’iniziativa “Il Nostro Jazz Per…” e nata con Spike e ispirata dal Partito Animalista Europeo di Roma che, con entusiasmo vogliono smuovere le ingiustizie con la potenza della musica. «Quello che facciamo – racconta la vocalist animalista Joanna Rimmer –  non è molto diverso dalle manifestazioni che fanno gli amici attivisti in tutta Italia, con l’unica differenza: i manifestanti siamo noi musicisti. Non abbiamo striscioni in mano, ma spartiti. Non urliamo slogan ma suoniamo. Non usiamo megafoni ma microfoni per esprimerci e siamo una prova vivente che chiunque, con qualsiasi mezzo, può scendere giù nei luoghi pubblici a manifestare per le cose in cui crediamo; ed è una cosa meravigliosa perché siamo tutti li in beneficenza senza “interessi” di nessun tipo».

COMMOZIONE IN SALA – Il concerto “Giustizia per Spike” era dedicato completamente a lui ed era diviso in 5 parti con discorsi scritti, monologhi e brani scelti con cura tra cui: “Someone to watch over me” e “Love is here to stay”di George Gershwin e “Over the rainbow” reso famoso dalla grande Judy Garland. «Durante il racconto del delitto una signora si è commossa, facendo fatica a contenersi. Abbiamo raccontato al pubblico anche la bellissima storia del cagnolino nero di Sanremo, abbandonato e in fuga da una settimana», conclude la Rimmer. L’evento è stato anche l’occasione per firmare la petizione per chiedere pene più severe per chi commette atti di violenza contro gli animali.  La signora Delia ha aggiunto: «Non avrò mai pace fin quando non avrò giustizia per quello che ha fatto al mio cane. Le autorità non possono più dire: “ci sono cose più importanti” o “non è il momento giusto” perché non sarà mai il momento “giusto”. La gente non ne può più di vedere queste creature massacrate. Nessuno degli autori di episodi del genere è mai stato arrestato e nemmeno condannato. Fino ad ora».

LE FOTO

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