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L’INIZIATIVA/ “Fine pena mai”…nel carcere femminile di Pozzuoli

L’INIZIATIVA/ “Fine pena mai”…nel carcere femminile di Pozzuoli
  • Pubblicato10 Marzo 2014
Il carcere femminile di Pozzuoli

POZZUOLI – “Giovedì 13 marzo, alle 9:30, presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (Via Giovan Battista Pergolesi 140), sarà presentato il libro “Fine pena mai” di Tina Cioffo, Alessandra Tommasino e Francesco Diana, edizioni la Meridiana. All’iniziativa, organizzata dal presidio di Libera Campi Flegrei, dedicato a Daniele Del Core, vittima innocente della criminalità, parteciperà una delegazione di studenti dell’Isis Tassinari. Non si tratta, infatti, di un semplice libro, ma di una rassegna di sentimenti, emozioni, studi, amicizie ed anche crimini; una raccolta di lettere scritte da detenuti quasi tutti ergastolani e rivolte ai giovani. Il presidio di Libera,  nella totale condivisione dell’idea degli autori, secondo i quali non è possibile educare alla legalità se non si stabilisce un ponte con chi sta in carcere, nella consapevolezza di dover minare le mafie dal proprio interno, propone un confronto tra il mondo carcerario, le istituzioni, la chiesa e gli studenti.

 

L’EVENTO – Il dibattito vedrà coinvolti, oltre agli autori, il magistrato della DDA di Napoli Cesare Sirignano, Bruno Vallefuoco e Carmen Del Core, rispettivamente referente per la memoria nazionale e territoriale di Libera ed l giornalista Ciro Biondi. Dopo i saluti della direttrice della Casa Circondariale Stella Scialpi, don Fernando Carannante, vicario episcopale della Carità e del dirigente scolastico Dario Sessa, la testimonianza di una detenuta impegnata nella Cooperativa Lazarrelle. A cura dell’Associazione Artemide la lettura di alcune lettere tratte dal libro. A fine incontro sarà offerto il Caffè dalla Cooperativa Lazzarelle, prodotto all’interno del Casa Circondariale dall’impresa sociale,che nasce dalla convinzione che il carcere non debba essere un luogo oscuro e dimenticato, e dall’idea, coraggiosa e un po’ incosciente, che è sempre possibile, anche nelle condizioni più difficili, che le donne siano protagoniste del loro cambiamento.