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LA SEGNALAZIONE/ «Tra abusivi e caos la zona della Darsena è diventata terra di nessuno»

LA SEGNALAZIONE/ «Tra abusivi e caos la zona della Darsena è diventata terra di nessuno»
  • Pubblicato11 Giugno 2014

MESSAGGIO:

La darsena di Pozzuoli
La darsena di Pozzuoli

Gentile direttore,
le scrivo in qualità di giovane residente nella bellissima Pozzuoli, in particolare oggi che si approssima l’ “anno” di nuova residenza in questa città. Le scrivo per chiedere un aiuto, perché fuori di retorica e parabole verbali con le quali potrei “infiorare” il mio discorso, la notte non riesco a dormire. La zona della Darsena, a partire dalle 22 circa diventa territorio di nessuno: auto parcheggiate selvaggiamente ovunque, altre auto che non lasciano più
“uscire” né “entrare” nessuno, clacson urlati anche alle 4 del mattino senza ritegno, tavoli dei bar che invadono ogni vicolo fino a ridosso delle mie scale del portone invase da birre, sigarette ed ogni tipo di residuo. Parcheggiatori che continuano a taglieggiare residenti e forestieri (che democratici!) e gestori dei locali che non rispettano alcuna ordinanza comunale di rispetto del silenzio oltre un certo orario, né quella norma che io chiamo “creanza” di rispetto implicito verso qualcuno che condivide con te lo spazio in cui vivete. Possibile che tutto questo sia da giustificare in nome del denaro che questa marmaglia porta a tali gestori nel weekend? Possibile che al mattino (esco di casa alle 7) in moto debba stare attento perché la darsena è diventata lo sversatoio di bottiglie di birra, pacchetti di sigarette, di neo-nati “cuoppi” di patate fritte, di infiniti rifiuti in plastica che uccideranno ogni forma di vita acquatica? Possibile che l’amministrazione comunale non riesca a comprendere che un’offerta migliore di attività sul territorio attrarrebbe anche un turismo differente valorizzando l’intera area in rifacimento del Rione Terra? Possibile che non siano capaci di operare una stretta di vite sui taglieggiatori del posto auto, semplicemente decidendo di non venire più a patti con la criminalità? Perché a 40 anni non mi va più di chiudere gli occhi, e se dovrò avere un figlio sento il dovere di cercare almeno di fare quanto in mio possesso per cercare un giorno di dargli speranza. Spero in una sua risposta.

 

Carlo D.L.