LA DENUNCIA/ «Stazione di Baia, 32 anni di promesse e di lavori mai terminati»
BACOLI – Lastre, lamiere, tubi, materiali di risulta. Immondizia, erbacce, acquitrini, tanfo. Topi, serpenti, zanzare, scarafaggi e tanto altro. Una stazione chiusa e mai aperta: 32 anni di lavori mai terminati. Lo denuncia l’associazione “Il Pappice” che punta l’indice contro le condizioni in cui versa la stazione di Baia. Il sodalizio, in una nota, snocciola le varie tappe che hanno interessato la stazione: «A metà ottobre 1990 iniziano i lavori perforando la collina senza riguardo per manufatti romani e rischi di cedimento e dopo 5-6 anni i lavori sono bloccati per mancanza di fondi. Dopo 10 anni il progetto viene modificato causa i pericoli per i pedoni nel raggiungere una stazione prossima a due curve e dopo 17 anni la ditta cambia, realizza un tunnel, occupa in alcune aree le proprietà senza diritto, con arroganza e prepotenza. Dopo 19 anni riprendono i lavori e viene chiusa la strada per 8 mesi di disagi, lavori bloccati 3 mesi per reperti e scheletri romani per recuperare i quali si devastano le vicine case. Dopo 20 anni viene inaugurata in pompa magna la strada – manco prima non esistesse – ma alcuni mesi dopo i lavori si bloccano di nuovo per un contenzioso tra ditta e Regione. Dopo 31 anni si chiude il contenzioso». Il sodalizio si fa portavoce delle lagnanze dei cittadini che da tempo reclamano un intervento sia per l’area dove sorge la stazione sia per la zona dove sorgevano gli ex binari. Ad intervenire anche l’Asl che ha sollecitato EAV e Comune. «L’amministrazione però è rimasta inerte, indifferente che siano stati sperperati milioni su milioni dei fondi europei, che i cittadini vivano nell’immondizia e nell’incuria», incalza l’associazione Il Pappice.