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Pozzuoli

LA DENUNCIA/ «Pozzuoli città spezzata in due, invivibile per anziani e disabili»

LA DENUNCIA/ «Pozzuoli città spezzata in due, invivibile per anziani e disabili»
  • Pubblicato22 Luglio 2025

POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo da Clara D.G., cittadina di Pozzuoli: «Buongiorno a tutta la vostra redazione e soprattutto grazie per questa finestra. Sono una cittadina puteolana e sottopongo alla vostra attenzione alcune questioni circa la nostra città che sta tanto a cuore a tutti. Pozzuoli è una città tagliata in due, Pozzuoli alta/Pozzuoli bassa. Le due parti sono collegate tra loro da scale ripide e faticose: Lo scalandrone, per esempio, che consente di raggiungere la posta, la Asl, il banco di Napoli, la metropolitana, servizi fondamentali. Mentre dall’alto si deve scendere per arrivare al porto, ai mercati al centro storico. Io la chiamo “la scala l’ammazza vecchietti”, ma anche la spezza gambe, o la mozzafiato, scegliete voi. Questo costringe i cittadini a prendere l’auto anche per pochi metri, per recarsi a fare la spesa o per una passeggiata in centro. Per non parlare dei turisti che con valige devono scendere giù al porto a piedi, a meno di usare gli autobus interni che passano ogni ora/ora e mezza, se va bene. Così ci vuole mezza giornata per andare su, fare una commissione e ridiscendere. Mi chiedo: ma una scala mobile è fantascienza?(vedi Perugia).

Un incremento di navette che colleghino l’alto e il basso è così impossibile? Ciò non agevolerebbe anche il traffico dei visitatori nei we, che forse sarebbero incentivati a lasciare le auto in alto e non intasare il centro che in alcune ore diventa irrespirabile e infrequentabile per via del tappeto di auto e relativi gas di scarico e all’inquinamento acustico? Bambini e carrozzelle che fanno la gincana tra tubi di scappamento…Per non parlare dei rischi in caso di scosse. È mai possibile che si resti affascinati solo da progetti faraonici e altisonanti trascurando le cose semplici e banali, che però migliorerebbero la vita di tutti giorni? E come mai il problema non è sollevato? Provate a restare qualche ora sullo scalandrone per favore, e potrete assistere al semi svenimento di molte persone, tra cui io, che arrancano sulla scala, con la convinzione di essere sul punto di esalare li il loro ultimo respiro. Anziani esasperati, e non solo, che forse privi di auto, si trascinano a spalla le borse della spesa o turisti che trasportano esanimi trolley e valigie. (E non apro neppure la questione disabili che in città sono assolutamente ignorati e che hanno una vita impossibile: Pozzuoli città disumana sarebbe un buon titolo per me). Perché non si trovano soluzioni?

Comincio a credere che forse il grande afflusso di auto sia in qualche modo conveniente all’amministrazione. Quale sia la convenienza forse è compito vostro scoprirlo. Al momento, a seguito dei lavori sulla linea cumana e la conseguente chiusura della stazione di Pozzuoli, i collegamenti con Napoli sono disastrosi. Il servizio sostitutivo è affidato a navette insufficienti e inaffidabili. Il servizio, anzi il disservizio, interessa un enorme numero di cittadini che devono raggiungere posti di lavoro, scuole, e i tanto citati turisti di cui vantiamo la presenza, e a cui tanto si ambisce, ma che sono allo sbaraglio e in preda alla disinformazione. I continui cambiamenti di orario circa questo servizio, che giustamente risente dell’attività bradisismica, in quanto puntualmente a seguito delle scosse subisce continue variazioni, gettano nello scompiglio e all’esasperazione gli utenti. Ma perché una condizione difficile che non è estemporanea, ma ormai costante, non si può gestire meglio? Perché ogni mattina c’è una novità senza essere preceduta da una comunicazione efficace? Perché si tollera questa approssimazione e negligenza nei confronti dei cittadini? Perché l’amministrazione comunale non fa sentire la sua voce verso l’EAV che opera sul territorio in maniera strafottente, nel disprezzo delle esigenze dei viaggiatori, e nell’assoluta impunità, mentre dovrebbe garantire un servizio decente e dignitoso al pubblico? I lavori dureranno molto tempo e il bradisismo anche probabilmente. E perché noi cittadini dobbiamo pagare lo scotto di tutto nel silenzio generale? Non è possibile elencare per iscritto gli innumerevoli disagi quotidiani: stazioni senza biglietterie, senza pensiline per difendersi dal caldo o dalla pioggia, percorsi impervi e difficoltosi, navette che saltano le corse, viaggiatori che restano a piedi perché gli autobus sono troppo piccoli rispetto al flusso di utenti, meccanismi di pagamento digitale che funzionano a macchia di leopardo rendendo impossibile le chiusure di viaggio con addebiti onerosi ingiusti….Anche qui vi consiglio di utilizzare queste forme di trasporto per rendervi conto che ogni giorno c’è una novità sgradevole e l’incertezza e l’approssimazione sono la regola.

Ma perchè una comunità così numerosa, deve subire tutto questo nella totale rassegnazione che distingue chi non si aspetta nulla? Aggiungo che di tutto questo ho chiesto ragione in primis al sindaco che non solo si sottrae alle sue responsabilità, ma si mostra anche impermalosito, elusivo e insofferente . Questa è la ragione che mi ha spinto a scrivervi nella speranza di aver stimolato il vostro senso critico, di trovarvi solidali, e che possiate aiutarci a trovare qualche risposta. Ma che, soprattutto, troviate questi argomenti interessanti di essere indagati, e soprattutto urgenti per il miglioramento della vita della città che rappresenta una comunità numerosissima. E che sentiate, come me, la necessità di avere delle risposte verso problemi a mio avviso semplici, ma che forse non godono di quella risonanza mediatica che rende attraenti persino i disagi e le difficoltà. Vi ringrazio se avete letto fin qui e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento ulteriore, e mi scuso per la lungaggine e le ripetizioni.»