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LA DENUNCIA/ «Noi, arrivati dalla Danimarca e trattati male all’ospedale di Pozzuoli»

LA DENUNCIA/ «Noi, arrivati dalla Danimarca e trattati male all’ospedale di Pozzuoli»
  • Pubblicato5 Aprile 2016

luigi dambrosioPOZZUOLI – Una denuncia che arriva da Luigi D’Ambrosio, docente di italiano che opera da anni in Danimarca e che da alcuni giorni è a Pozzuoli per promuovere un progetto sui Campi Flegrei condotto dalla University College. Luigi ieri sera ha sfogato la sua rabbia per quanto accaduto all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli dove aveva accompagnato una sua allieva di nazionalità bulgara. Racconta del trattamento “riservato” da un medico del pronto soccorso che avrebbe urlato contro la studente assumendo un atteggiamento che il docente ha definito “da pessimo ed infimo rappresentante della società flegrea” in netta contrapposizione con “la genuina e valorosa ospitalità ricevuta in questi giorni nei Campi Flegrei”.

Il "Santa Maria delle Grazie" di Pozzuoli
Il “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli

IL RACCONTO –  «Vorrei dedicare il post di stasera al “medico” dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli che stasera al pronto soccorso ha “assistito” me ed una mia studentessa bulgara in viaggio studio nei Campi Flegrei con altri otto studenti internazionali. A causa di una disavventura in scooter ad Ischia, una volta tornati sulla terraferma flegrea abbiamo osato rivolgerci al nosocomio puteolano. Ebbene, il tizio ha dimostrato altissimi livelli d’incompetenza, arroganza e cialtroneria, dimostrandosi, quindi, un pessimo ed infimo rappresentante della società flegrea. La genuina e valorosa ospitalità che io, il mio collega ed i miei studenti stiamo incontrando in questi giorni di soggiorno nei Campi Flegrei è stata insultata da questo indegno impiegato al pronto soccorso. Costui, in servizio alle 20 di stasera, appena entrati nell’ambulatorio per il controllo, senza neanche guardarci e chiedere perché fossimo lì, si rivolgeva in maniera sgarbata e frettolosa dicendo “i documenti, su, mi servono i documenti! “Mostrandogli i documenti urla “ma che devo fare con questi cosi!”. Il tizio non conosceva l’esistenza del tesserino sanitario europeo alla vista del quale ha esclamato con tono arrogante “che devo fare con questo coso, non mi serve!”.

Era palesemente infastidito dalla nostra presenza e del fatto che la mia studentessa non parlasse l’italiano. Quando dopo cinque minuti di show dell’orrore dell’ospitalità e della presunzione ha scoperto che io fossi l’insegnante della giovane malcapitata, ha fatto una pausa ed ha cambiato atteggiamento e tono diventando più cordiale, come se i pazienti con un titolo di studio meritassero più rispetto; cosa che mi ha disgustato ancora di più. A parte la cialtroneria e la scostumatezza, trovo l’episodio di stasera molto grave. Da un lato perché so che ci sono persone che potrebbero fare molto, ma molto meglio il suo lavoro, ma che invece, o sono senza lavoro o sono costretti ad emigrare, mentre esseri immeritevoli hanno il privilegio ingiusto di rappresentare la società. Poi ho pensato al nostro progetto sul turismo nei Campi Flegrei. Pensate un po’ al danno d’immagine che questo tizio arreca ai Campi Flegrei? Fare turismo non è solo far visitare musei e siti archeologici. È soprattutto trattare il turista con accoglienza, ovunque egli si trovi. Sì, anche in ospedale! Non voglio scrivere i classici “mi vergogno di essere puteolano/flegreo/napoletano”. Sono orgoglioso di essere tutte e tre le cose! Mi sento offeso invece dallo squallido comportamento di questo individuo che, ahimé, rappresenta tutti noi orgogliosi di questa terra!».

Cronaca Flegrea resta a disposizione per eventuali repliche da parte della dirigenza dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli.