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LA DENUNCIA/ «I ragazzi della comunità Dedalo lasciati a casa in balìa dei loro problemi»

LA DENUNCIA/ «I ragazzi della comunità Dedalo lasciati a casa in balìa dei loro problemi»
  • Pubblicato12 Aprile 2021
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – «Gentile redazione, spero vogliate spendere due minuti per leggere ciò che sto per raccontare e, magari, aiutarmi a condividere il messaggio affinché venga data voce ad una situazione che, in un paese considerato civile, è inverosimile. Per chi non lo conoscesse, il Dedalo è una struttura di Bacoli che accoglie persone con disabilità psichiatriche medio/gravi dell’Area Flegrea, nata dalla collaborazione tra l’ASL Napoli2 Nord ed un centro di riabilitazione del territorio, il centro Serapide. La comunità funziona per metà come struttura residenziale e per metà come centro diurno, in cui i ragazzi affetti da disabilità psichiatrica hanno la possibilità di fare laboratori, attività fisica, musicoterapia. Partiamo dal presupposto che, dall’inizio della pandemia, il centro diurno ha smesso di esistere. E’ quindi da più di un anno che i ragazzi che usufruivano di questo servizio, sono stati lasciati a casa in balia delle loro problematiche, dei loro disagi e senza alcuna possibilità di esercitare forse una delle poche cose che porta loro sollievo: le relazioni sociali. Ad oggi, sappiamo che il centro diurno della struttura Dedalo non aprirà più e, per quanto riguarda la parte residenziale, sta andando man mano a sgretolarsi. Sia gli educatori sia gli OSS della struttura sono stati notevolmente ridotti e, i restanti, messi in cassa integrazione, lavorando su turnazioni. Come se ciò non bastasse, l’SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, che garantisce ricoveri volontari, ricoveri in Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e attività di consulenza urgente attraverso l’accesso al Pronto Soccorso) dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, verrà chiuso. In questo modo il territorio flegreo sarà completamente sprovvisto di qualsiasi servizio di assistenza e riabilitazione psichiatrica. La motivazione? A quanto pare, l’ASL Napoli2 Nord ha deciso di usare le sue risorse economiche ed umane per quella che pare essere l’unica priorità esistente al momento: l’emergenza Covid e la campagna vaccinale. L’ASL Napoli2 Nord ha deciso dunque di tagliare i servizi di assistenza per i malati psichiatrici, arrivando alla chiusura non solo del Centro Dedalo di Bacoli, ma anche del Centro Iside di Licola ed il Centro Osiride di Casoria.» (Stefania D)