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Intervento record all’ospedale di Pozzuoli: ricostruito il volto di un 24enne ferito in un incidente stradale

Intervento record all’ospedale di Pozzuoli: ricostruito il volto di un 24enne ferito in un incidente stradale
  • Pubblicato23 Agosto 2023

POZZUOLI – Intervento record all’Ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli dove, nella giornata di ieri, è stato portato a termine un intervento di eccellenza dall’Equipe di Chirurgia Maxillo-Facciale in collaborazione con il Personale dell’Ortopedia. È stato ricostruito il complesso delle ossa facciali del segmento mandibolo – mascellare e nasale ad un ventiquattrenne rimasto coinvolto in un grave incidente stradale. Grazie all’utilizzo di tecniche all’avanguardia, con l’innesto di placchette in titanio per ricomporre i numerosi frammenti ossei, non soltanto si è salvato il volto ma si è dato futuro per una vita di relazione serena. Un impegno umano e professionale gratificato dalla riconoscenza dei familiari che hanno atteso l’esito dell’intervento durato oltre cinque ore. L’equipe medica era composta dal dottor Luca Zuccarino, responsabile dell’unità di chirurgia maxillo facciale, dal dottor Mario Villani e dalla dottoressa Sebastiana De Biasi.

IL RINGRAZIAMENTO – Una giornata che sarà ricordata dagli Operatori Sanitari anche per le parole di ringraziamento affidate, da uno dei familiari del giovane paziente, ad un post pubblicato su Facebook: “Dal blocco operatorio al terzo piano dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie, l’aria che si sente ogni volta che qualche medico o infermiere apre la porta, è gelida, in netto contrasto con la temperatura esterna che sfiora i 41 gradi. Eppure, quando dopo cinque ore di interventi chirurgico di ricostruzione facciale, fa capolino il dottore che ha operato, il suo volto è rigato dal sudore. Nel suo sguardo la gioia dell’intervento riuscito, mista alla stanchezza. Sorride ai genitori del giovane paziente, a noi parenti, e la tensione si allenta. Troppo spesso critichiamo i medici, gli ospedali, in particolare il Santa Maria delle Grazie, per inefficienza, superficialità. Troppo spesso dimentichiamo che salvano vite quotidianamente, anche quando le risorse sono scarse. E lo fanno con competenza, gentilezza, andando in fondo alla loro vocazione, tenendo fede al giuramento di Ippocrate. È giusto ringraziarli, se quell’aria proveniente dal blocco operatorio sembra ora un po’ meno gelida”.