Close
Bacoli

Il Volo dell’Angelo: un rito secolare nato da un ritrovamento a Cuma

Il Volo dell’Angelo: un rito secolare nato da un ritrovamento a Cuma
  • Pubblicato15 Giugno 2025

GIUGLIANO – Da più di due secoli e mezzo a questa parte si rinnova uno dei riti più suggestivi e identitari, – e, al contempo, a detta di alcuni, più pericolosi -, una tradizione profondamente radicata che, ogni anno, si celebra il primo e l’ultimo giorno della settimana di Pentecoste. Quest’anno, eccezionalmente, la chiusura è slittata a sabato 14 giugno per via delle consultazioni referendarie. Due bambine, in ciascuna di queste giornate, una di mattina e l’altra di sera, “volano” sospese sopra Piazza dell’Annunziata, davanti al Santuario dell’Ave Gratia Plena. Il rito rappresenta un momento di forte coesione per la comunità giuglianese in quanto fonde spiritualità, fede e storia. Le bambine, selezionate tramite sorteggio pubblico, vestite da angeli, tramite un sistema di carrucole, percorrono in volo la piazza per benedire il carro trionfale su cui è posto il simulacro della Madonna della Pace, compatrona di Giugliano. Nel tragitto aereo, intonando un canto e recitando una preghiera, spargono petali sulla folla. Un atto di devozione nei confronti della stessa Madonna, la cui statua, secondo la leggenda, fu ritrovata da pescatori sulla spiaggia di Cuma: al suo cospetto, dei buoi (che ancor oggi trainano il carro) si sarebbero inginocchiati in adorazione.

PATRIMONIO CULTURALE – Dal 2022 il Volo dell’Angelo è stato ufficialmente inserito nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Regione Campania (IPIC), riconoscimento che ne sancisce la rilevanza storico-culturale. L’evento, che è organizzato con la supervisione di esperti specializzati, nel rispetto delle normative di sicurezza, è accompagnato da una serie di celebrazioni (come la processione e l’intronizzazione) che vedono una partecipazione attiva della cittadinanza, pronta a rinsaldare, ogni anno, il senso di appartenenza e la memoria collettiva.