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IL SINDACO DI BACOLI VOLEVA DIMETTERSI

IL SINDACO DI BACOLI VOLEVA DIMETTERSI
  • Pubblicato28 Giugno 2011
il sindaco di Bacoli Ermanno Schiano

A scatenare la reazione del sindaco di Bacoli sarebbe stata la mancanza del numero legale. “Mi dimetto” avrebbe esclamato Ermanno Schiano. Parole pronunciate durante il consiglio comunale di venerdì  ai suoi più stretti collaboratori. Dimissioni che ovviamente non ci sono state. Probabilmente quelle parole sarebbero nate da una reazione di “pancia”  del sindaco di Bacoli seguite ad alcune “incomprensioni” nella maggioranza.

CRISI” POLITICA  – Al primo cittadino non sarebbe andato giù il comportamento di alcuni componenti della maggioranza che non si sono presentati al consiglio  o, quanto meno, avrebbero cercato di eludere alcuni argomenti importanti trattati nel dibattito consiliare per non assumersi le proprie responsabilità.

“NODO” BILANCIO – Sui motivi di contrasto, per la verità, non si è capito molto perché nessuno ha voluto parlarne chiaramente. Ma da rumors e voci di corridoio sarebbe emerso che ad alcuni consiglieri non sarebbe andato giù il bilancio votato lunedì scorso. Divergenze nel documento finanziario che non avrebbero scacciato le incomprensioni avute nei mesi scorsi. Anzi queste sarebbero state addirittura alimentate ulteriormente  tra diversi componenti della maggioranza, portando a una “crisi” nella coalizione di governo.

RIUNIONE DI MAGGIORANZA – Si è tenuta ieri sera. Il Capo della Giunta si è confrontato  con tutta la coalizione per capire se la situazione è sanabile e se ci sono margini per aprire una “crisi”.  Il primo cittadino era contrariato dall’atteggiamento tenuto nelle ultime assemblee consiliari da parte di alcuni consiglieri.

GLI ASSENTI – Da questo versante le bocche restano cucite. I consiglieri si sarebbero giustificati con il primo cittadino asserendo che era stata una semplice coincidenza l’assenza in blocco di alcuni componenti. Ma appare evidente un malcontento generale che è sfociato sul bilancio di previsione. I margini di ricomposizione non sembrano essere molto deboli, ma è evidente che non tutti, all’interno della maggioranza, stiano remando dalla stessa parte. Soprattutto all’interno del Pdl sembrano siano nate due fazioni: una più vicina al sindaco e l’altra più distante. Divergenze politiche, o altro? Ai posteri l’ardua sentenza…

ENZO LUCCI
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