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IL LIBRO/ Da Pozzuoli “Open Arms – i segreti dell’isola”

IL LIBRO/ Da Pozzuoli “Open Arms – i segreti dell’isola”
  • Pubblicato13 Agosto 2014
CopertinaLoffredo
La copertina del libro di Gennaro Loffredo

POZZUOLI – L’autore è Gennaro Loffredo che, con la Società Editrice MonteCovello, ha pubblicato “Open Arms – i segreti dell’isola”. Gennaro Loffredo, nato a Pozzuoli il 4 luglio 1971, diplomato in lingue e letterature straniere, ha lavorato presso uno studio di consulenza fiscale per un periodo di circa undici anni. Ex pianista, cantante e compositore, coltiva l’interesse per gli scacchi, l’astronomia, il cinema e la letteratura, in special modo straniera; legge soprattutto classici, thriller ed horror. Al suo primo romanzo, concepito in seguito ad un sogno ricorrente.

 

LA RECENSIONE – Un luogo di accoglienza e di riscatto, un futuristico paradiso in cui convivono diversi gruppi etnici e religiosi. Questa è Open Arms, un’isola sperduta nel Pacifico dove sorge una nuova, utopistica, società basata sulle regole del rispetto reciproco e del viver comune, in cui tutti hanno stessi diritti e doveri.cIn un continuo equilibrio fra realtà e finzione, OPEN ARMS – I segreti dell’isola dell’esordiente partenopeo Gennaro Loffredo è un connubio fra il giallo e l’avventura, con velature noir e accenni al surrealismo tipico della fantascienza, dall’ambientazione contemporanea e un intreccio di storie che convogliano tutte in un’unica direzione: l’alone di mistero che avvolge l’isola che resta inviolato. La misteriosa morte del governatore Mark Cassini scuote l’armonia dell’isola portando il suo sostituto, convinto si tratti di un omicidio, ad affidarsi all’investigazione di uno dei migliori detective in attività, John Barnard, col suo strampalato team investigativo DAOI: lo stravagante Chris, l’irriverente Arturo, l’astuto Stanley e l’ammaliante Amaltea.

 

LA STORIA – Barnard, un neofita che si è costruito una fasulla reputazione, è un uomo comune ben lontano dallo stereotipo dell’eroe e non scevro da difetti ed ansie, che si ritrova ad affrontare cervellotici enigmi: lettere misteriose, omicidi inspiegabili, arcane incisioni, monoliti sospetti, la persistente raffigurazione della costellazione del Serpentario. In una realtà a tratti surreale, governata da regole vincolanti, le indagini del team di Barnard condurranno, non senza situazioni comiche, paradossali e grottesche, fino al cuore della foresta, ad una sconcertante scoperta. Dalla minuzia nelle descrizioni, all’innovativo utilizzo di veri e propri codici imperscrutabili, dall’espressività delle parole, al ruolo dato al linguaggio di caratterizzare i personaggi, tutto in OPEN ARMS – I segreti dell’isola concorre fluidamente ad istaurare una relazione empatica con il lettore e ad assecondarne l’immaginazione, accompagnandolo in una lettura attiva e mai monotona né scontata. Open Arms è un luogo senza tempo ma assolutamente attuale, con riferimenti agli ultimi anni di storia del nostro Paese, come le elezioni 2013 avvenute in Italia solo qualche mese prima della pubblicazione del romanzo, alla crisi economica e alla situazione Greca. Il paesaggio utopistico di Open Arms si pone come rappresentazione delle promesse ammaliatrici cui spesso la società è portata a credere. Il lettore vede sviscerare i complotti e i compromessi della politica che sguazza nel suo marciume, vestendosi di apparenze e di rassicurazioni che, invece, sottendono un controllo sociale, smascherando quella che è solo un’illusione di libertà dell’individuo che, invece, resterà all’oscuro del progetto stabilito per lui.

 

Tiziana Di Gravina