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ELEZIONI/ Pozzuoli 5×5, parla Luigi Manzoni: «Non più scelte calate dall’alto, ma decisioni condivise e partecipate»

ELEZIONI/ Pozzuoli 5×5, parla Luigi Manzoni: «Non più scelte calate dall’alto, ma decisioni condivise e partecipate»
  • Pubblicato2 Giugno 2022
Luigi Manzoni

POZZUOLI – In vista delle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno abbiamo intervistato i candidati a sindaco di Pozzuoli per conoscere meglio i rispettivi progetti per la città, analizzare le proposte di punta del programma elettorale e raccogliere i loro appelli al voto.
Continuiamo la nostra rubrica Pozzuoli 5×5 con Luigi Manzoni, attuale presidente del Consiglio Comunale, sostenuto da Pozzuoli Democratica, Progressisti Democratici, Pozzuoli Libera, Europa Verde, Spazio Flegreo, Partito Socialista, Noi con l’Italia, Noi di Centro-con Mastella, Azione e Uniti per Pozzuoli.

Perché ha scelto di candidarsi come sindaco di Pozzuoli? «Vari motivi mi hanno spinto a candidarmi come sindaco. In primis, dopo tanti anni di esperienza politica e amministrativa, ho capito che era arrivato il momento di mettermi a disposizione della città. Moltissimi cittadini me lo chiedevano da tempo, a loro si sono aggiunti partiti e movimenti radicati sul territorio. Permettetemi poi di aggiungere che a darmi forza e sostegno sono stati soprattutto i dirigenti del PD che hanno condiviso e condividono la mia candidatura. Credo, infine, sia arrivato il momento di dare un segnale di svolta. Non più io, ma noi. Noi siamo candidati a guidare la città. Non sono solo e non sarò solo.»

Quali sono i punti principali del suo programma elettorale? «Diciamo innanzitutto che il programma non è mio, ma è nato dal confronto tra tutti gli amici della coalizione. Ciò dimostra quanto sia importante far nascere nei tempi giusti una grande alleanza. Solo così ognuno di noi può contribuire a migliorare la città. Il nostro è un programma condiviso e partecipato e ha come filo conduttore la collaborazione istituzionale tra i comuni dell’area flegrea, la Città Metropolitana, la Regione, lo Stato e l’Unione Europea. Siamo partiti dall’idea di Pozzuoli Città dei luoghi: luoghi del pensare, del fare, del movimento, del tempo libero. Invito i cittadini a valutare il programma sul sito gigimanzoniconnoi.it; i punti sui quali voglio porre l’attenzione sono: lavorare uniti per la nascita della Città Flegrea, insieme agli amici di Bacoli, Monte di Procida e Quarto; creare un Piano energetico comunale per migliorare lo stato ambientale della città; creare un marchio Puteoli, per valorizzare le produzioni locali. E ancora: un nuovo Piano urbano della mobilità, per la riduzione dei consumi energetici e dei costi ambientali, sociali ed economici. Vi svelo infine in anteprima un altro progetto: intendiamo verificare la possibilità di acquisire come Comune una parte dell’area ex Sofer, adesso proprietà privata, per restituire almeno in parte ai puteolani una zona meravigliosa e dalle potenzialità incredibili. Come si nota, il programma è particolarmente ambizioso e risponde ai bisogni dei cittadini, ai quali rinnovo l’invito di prenderne visione.»

Quali sono le sue proposte per il rilancio del turismo e del commercio? «Il turismo a Pozzuoli non ha un’unica vocazione: abbiamo quello balneare, culturale, termale, quello legato all’enogastronomia e ai percorsi ambientali. Lavoreremo per creare una vera e propria industria turistica, insieme agli operatori, agli imprenditori, agli enti e alle istituzioni che sono naturalmente coinvolti .Ci batteremo per far entrare i Campi Flegrei nelle liste del Patrimonio mondiale UNESCO. Agiremo sui sistemi di accessibilità e sui grandi parcheggi di interscambio, sulla mobilità sostenibile, sulla politica tariffaria locale a partire della sosta su area pubblica, sulle destinazioni urbanistiche e commerciali del lungomare, del centro storico e delle aree oggi periferiche. Vareremo un programma di eventi culturali legati all’identità, alla storia e alle caratteristiche del territorio flegreo. Sul commercio, che oggi soffre una crisi solo in parte imputabile alla situazione locale, si può e si deve fare tanto. Abbiamo studiato un piano innovativo del commercio e un piano di sviluppo per ogni attività commerciale, favorendo l’artigianato locale e ulteriori piani di sviluppo di impresa giovanile in start-up e cooperative di giovani. Per la forte pressione fiscale che grava sul commercio e sull’artigianato, metteremo in campo processi di defiscalizzazione che porteranno ad una riduzione delle imposte locali Tari, a fronte dello sviluppo di una nuova occupazione giovanile.»

Periferie, qual è la sua “ricetta” per valorizzarle? «Le periferie sono da sempre il tallone d’Achille dei politici e degli amministratori. Tutti ne parlano e tutti ne denunciano l’abbandono ma non è facile riqualificare in poco tempo intere zone della città. Noi ci impegneremo a mettere in campo progetti di rilancio che caratterizzeranno ogni zona rispetto alle proprie potenzialità, anche aumentando i livelli di sicurezza del territorio e creando presidi di legalità. Un’attenzione particolare sarà quella di restituire dignità agli insediamenti di edilizia popolare presenti sul territorio puteolano.»

Perché gli elettori dovrebbero barrare il suo nome sulla scheda elettorale? «Per far parte finalmente di un grande comunità che programma, progetta e realizza: con me e con le persone che mi affiancheranno all’interno dell’amministrazione. Ho creato un unico movimento di persone che credono in un cambiamento di prospettiva: non più scelte calate dall’alto, ma decisioni condivise e partecipate. Per diventare parte di noi.»