Close
Notizie flash

E’ guerra alla pesca di frodo

E’ guerra alla pesca di frodo
  • Pubblicato21 Giugno 2011
Frutti di mare e macchinari sequestrati

In azione il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castel Volturno guidato dal Comandante Salvatore Sapio, nell’ambito di una piu’ vasta operazione ha effettuato una operazione al fine di contrastare la pesca di frodo nelle acque del Litorale Domizio, fino alla spiaggia di Licola.  Tale attività, condotta nella notte di sabato, ha avuto origine da alcune segnalazioni ed esposti mediante i quali si apprendeva che una unità da pesca pur essendo autorizzata in licenza, alla pesca con i rastrelli da natante, si era procurata/costruita, un attrezzo tipo draga idraulica di piccole dimensioni munita di pompa e supporto, con la quale effettuava la pesca indiscriminata dei cannelli di fatto utilizzando attrezzi non consentiti/autorizzati, ed in barba alle norme vigenti.

A LARGO DI LICOLA  – Allo scopo di porre fine a questa attività il Locale Ufficio Marittimo, poneva in essere una pressante attività di monitoraggio/controllo, che portava ad individuare che la predetta unità si spostava con frequenza tra la spiaggia di Licola, il fiume Garigliano ed il fiume Agnena, con un collaudato sistema  di “pali” (informatori) a terra che puntualmente avvisavano il conduttore dell’unità circa gli spostamenti di macchine o persone a loro sconosciute. L’attività posta in essere, ha impegnato l’Ufficio Locale per un paio di mesi in pedinamenti ed appostamenti, al fine di verificare gli orari di uscita/entrata, lo spostamento dei “pali” e il tragitto dell’automezzo per il trasporto dei frutti di mare, attività dalla quale sono scaturiti un paio di interventi andati a vuoto grazie al sistema di “pali” predetto.

Il blitz

IN AZIONE LA GUARDIA COSTIERA – Il giorno 18 notte, in località foce del fiume Agnena, si è dato il via all’operazione con una squadra composta da 8 persone in borghese, suddivise in due pattuglie con specifiche disposizioni stabilite nel corso del briefing pre-operazione svolto presso l’Ufficio Locale Marittimo. La prima pattuglia interveniva intorno alle ore 23.00 per accertare l’uscita dell’unità e successivamente si posizionava in zona foce dell’Agnena eludendo il controllo dei pali e fingendosi una comitiva di ragazzi intenti a passare un’allegra serata in spiaggia. Mentre la seconda pattuglia si addentrava nella fitta vegetazione che costeggia il fiume posizionandosi esattamente alle spalle del furgone per il trasporto dei frutti di mare. Dopo circa tre ore di attesa, alle 02.00, la squadra posta sulla foce del fiume Agnena, individuava l’unità di rientro dalla battuta di pesca e dava il via.

IL BLITZ – Sul posto erano presenti circa 7 persone intente a sbarcare e trasbordare in tutta fretta, il prodotto della battuta di pesca, immediatamente si provvedeva a bloccare l’attività di sbarco/trasbordo, al sequestro di, circa 3,5 quintali di frutti di mare, dell’attrezzo non consentito e del sistema di pompe e supporti detenuto a bordo,  prontamente smontato dal personale del locale ufficio marittimo munito di cassetta attrezzi e quanto necessario.

IL SEQUESTRO – Al comandante dell’unità veniva elevato :
– Processo verbale con sanzione pari a circa 2000 euro;
– Sequestro degli attrezzi (draga idraulica, pompa, supporto)
– sequestro del pescato (3,5 quintali di frutti di mare);
DIVERSE LE OPERAZIONI CONDOTTE – Si specifica inoltre che nel corso della mattinata, la Guardia Costiera aveva provveduto inoltre a controllare 10 (dieci) unità da pesca/diporto provvedendo :
– al sequestro di 03 (tre) reti di circa 150 mt detenute illegalmente sulle unità da diporto;
– all’identificazione di un pescatore sportivo che veniva sanzionato per circa 1000 euro per detenere attrezzi non consentiti per la pesca sportiva a cui venivano sequestrati circa 30 kg di pescato oltre agli attrezzi costituiti da un rastrello da natante .

GUERRA AGLI ILLEGALI – Il costante controllo del territorio cui questa Autorità Marittima sta intraprendendo continuerà anche nei prossimi giorni al fine di prevenire e, dove necessario, reprimere tutti i fatti connessi alla pesca indiscriminata lungo la costa castellana e gli eventuali abusi demaniali marittimi.

Gli uomini che hanno partecipato all'operazione