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Il Comune fa cassa con le multe

Il Comune fa cassa con le multe
  • Pubblicato4 Agosto 2011

BACOLI – Il 2010 si era aperto con l’inasprimento delle multe per chi infrangesse il Codice della Strada. Il Ministero della Giustizia, infatti, aveva dato corso all’adeguamento degli importi all’inflazione, imposto ogni due anni dall’articolo 195 del Codice stesso.

Carri attrezzi in azione a Baia

LE “NUOVE” INFRAZIONI  – Le multe per chi non allaccia le cinture o non mette i bimbi sui seggiolini sono salite da 70 a 74 euro. Aumentate  le multe che riguardano le violazioni dei limiti di velocità (quando ci si mantiene nella fascia tra gli 11 e i 40 chilometri orari in eccesso) che passano da 148 a 155 euro. Gli automobilisti che passano con il semaforo rosso hanno dovuto pagare sette euro in più rispetto agli anni scorsi: da 143 a 150 euro. Per la classica sosta vietata, invece, il rincaro è stato di due euro: da 36 a 38 euro. Sono restate, invece, invariate le multe per gli eccessi di velocità più gravi (quelli oltre i 40 orari) e per la guida col telefonino.

ENTRATE COMUNALI – Il risultato è che i cittadini pagano una vera e propria tassa occulta.  I soldi ricavati  dalle infrazioni degli automobilisti sono infatti una voce irrinunciabile nei bilanci comunali. Una cifra che ogni anno cresce tenendo conto delle entrate degli anni precedenti e, soprattutto, delle voci di spesa da compensare. Il Comune di Bacoli, per esempio, dalla vo­ce “sanzioni al codice della stra­da” conta di in­cassare quest’anno circa 650mila euro, a fronte dei 600 mila dell’anno scorso per un totale di verbali che supera di poco le diecimila sanzioni.

GIOCHI DI BILANCIO – Il meccanismo favorisce evidenti forzature. Se al 30 giugno le entrate sono inferiori alla cifra prevista nel rendiconto finanziario, nella seconda parte dell’anno si studia il modo di “far quadrare i bilanci”. Un’indicazione evidenziata facendo una semplice scomposizione del flusso delle entrate da sanzione del codice della strada. Nei bilanci è chiaramente evidenziato un aumento consistente delle sanzioni negli ultimi 6 mesi dell’anno.  L’articolo 208 del Codice della strada prevede che “i proventi delle multe vengano impiegati  in attività a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti stradali”. Una prescrizione rispettata solo in parte, visto  che il 50 per cento dei soldi incassati dalle multe, in passato,  sono stati investiti nel rinnovo trimestrale dei “vigilini”, soluzione evidentemente necessaria per il bene del paese e del Comando di Polizia Municipale in evidente carenza di personale.

Il Comandante dei vigili urbani Marialba Leone

BACOLESI INDISCIPLINATI – Secondo i dati fornitici sulle multe elevate da Vigili urbani nel 2010 sembrerebbe di “si”, soprattutto nella sosta vietata, dove a fare la voce grossa è soprattutto il parcheggio selvaggio sulle strade principali del paese. La maggior parte dei verbali sono al Codice della Strada, (sosta degli autoveicoli e  uso delle cinture e del casco protettivo). Un elevato numero di multe sono state elevate anche nei confronti degli altri accertamenti come le infrazioni al rosso del semaforo di Punta Epitaffio. A fare da padrona, comunque, sono le infrazioni della sosta vietata ( circa l’80 per cento degli introiti da multe).  Oltre alla multe, ad aggravare le sanzioni economiche e il disagio per l’automobilista, in numerosi casi subentrano la rimozione forzata e le varie sanzioni accessorie come il fermo degli autoveicoli e dei motocicli.

ENZO LUCCI

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