Close
In Evidenza

Covid a Pozzuoli: stabili i nuovi casi (176) e il tasso di positività (9,6%) settimanali

Covid a Pozzuoli: stabili i nuovi casi (176) e il tasso di positività (9,6%) settimanali
  • Pubblicato14 Marzo 2021

POZZUOLI – Dopo il peggioramento della scorsa settimana, il quadro pandemico in città resta sostanzialmente stabile. I nuovi casi registrati negli ultimi 7 giorni, infatti, sono stati 176, appena 5 in più rispetto alla settimana precedente. Con 1.830 tamponi effettuati, il tasso di positività cala leggermente portandosi al 9,6% (-0,1%), un dato a metà strada tra il 6,8% nazionale e l’11,4% regionale.
Per il momento gli ospedalizzati restano 4, ma si è in attesa di aggiornamenti da parte dell’Asl Na 2. Il tasso d’incidenza settimanale (nuovi positivi per 100mila abitanti) è pari a 219,8. Le “guarigioni” sono state 90, 6 in più rispetto alla settimana scorsa, e si è avuta purtroppo una nuova vittima che porta a 52 il numero totale dei decessi.
Probabilmente, si cominciano ad intravedere gli effetti dei 14 giorni passati in zona arancione che dovrebbero essere rafforzati dall’attuale zona rossa. Per averne conferma occorrerà attendere la prossima settimana.

I NUMERI – Da inizio pandemia, il numero dei casi Covid19 in città è stato pari a 4.139, circa il 5,2% della popolazione. Gli “attualmente positivi”, in aumento, sono 554, la quasi totalità dei quali è in isolamento domiciliare fiduciario con pochi o nessun sintomo. Sono 4 i cittadini ospedalizzati, ma il dato è in aggiornamento. Purtroppo, da marzo 2020 ad oggi sono 52 i puteolani deceduti, di cui 39 da settembre 2020. Il numero totale dei dimessi/guariti ha raggiunto quota 3.533.

LA TENDENZA – Nei primi 13 giorni di marzo sono stati rilevati 314 nuovi casi
contro i 450 di febbraio, 585 di gennaio, 444 di dicembre, 1.583 di novembre e i 529 di ottobre. Negli ultimi 7 giorni i nuovi positivi sono stati 176, mentre nelle 4 settimane precedenti: 171, 109, 89, e 114. Il tasso di positività cala leggermente passando dal 9,7% al 9,6% contrariamente a quanto accade per il dato regionale che si porta dall’11,3% all’11,4%. La situazione resta critica ma, per il momento, lontana da quella “drammatica” dello scorso novembre.