Covid a Pozzuoli: il tasso di positività settimanale sale al 10,9% con 186 nuovi casi
POZZUOLI – Nella settimana appena trascorsa si è avuto un peggioramento della diffusione dell’epidemia in città. I nuovi casi rilevati sono stati 186, 10 in più rispetto alla settimana precedente ma con meno tamponi effettuati. Pertanto, il tasso di positività passa dal 9,6% al 10,9%, la più alta percentuale da dicembre ad oggi, ma in linea con il dato regionale (10,7%). Anche l’incidenza settimanale (casi registrati per 100.000 abitanti) è in aumento: 232,3 contro i 219,8 di 7 giorni fa. Un valore inferiore a quello regionale (276,7 in calo) e comunque molto lontano da quelli registrati nel pieno della “seconda ondata” di novembre. Occorrerà attendere la prossima settimana per capire se il picco dei contagi sia stato raggiunto o meno. Dal 23 febbraio il numero degli ospedalizzati è fermo a 4, ma molto probabilmente il dato è da aggiornare. Le “guarigioni” sono state 122, 32 in più rispetto alla settimana scorsa.
I NUMERI – Da inizio pandemia, il numero dei casi Covid19 in città è pari a 4.325, circa il 5,4% della popolazione. Gli “attualmente positivi”, in aumento, sono 618, la quasi totalità dei quali è in isolamento domiciliare fiduciario con pochi o nessun sintomo. Sono 4 i cittadini ospedalizzati, ma il dato, fermo dal 23 febbraio, è probabilmente da aggiornare. Purtroppo, da marzo 2020 ad oggi sono 52 i puteolani deceduti, di cui 39 da settembre 2020. Il numero totale dei dimessi/guariti ha raggiunto quota 3.655.
LA TENDENZA – Nei primi 20 giorni di marzo sono stati rilevati 500 nuovi casi contro i 450 di febbraio, 585 di gennaio, 444 di dicembre, 1.583 di novembre e i 529 di ottobre. Negli ultimi 7 giorni i nuovi positivi sono stati 186, mentre nelle 4 settimane precedenti: 176, 171, 109 e 89. Il tasso di positività sale al 10,9%, il dato più alto da quando viene comunicato il numero di tamponi giornalieri (dicembre 2020), ma in linea con quello regionale (10,7%). Insomma, occorrerà attendere la prossima settimana per capire se la “terza ondata” abbia o meno raggiunto il suo massimo.