Comprano verdura velenosa, nove persone finiscono all’ospedale di Pozzuoli
POZZUOLI – Mangiano verdura e finiscono in ospedale. Questa notte i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli sono intervenuti al Santa Maria delle Grazie per otto persone ricoverate per intossicazione. Si tratta di componenti di distinti nuclei familiari che avrebbero ingerito verdura probabilmente velenosa, acquistata in diversi negozi nei comuni di Quarto e Monte di Procida. In tutto sono dieci le persone che sono rimaste intossicate. La sintomatologia sarebbe riconducibile alla “mandragora”, pianta che sarebbe stata confusa con spinaci e biete. Una delle persone che ha ingerito questa verdura è in prognosi riservata. Gli altri pazienti, anche loro subito assistiti dai medici, hanno iniziato la profilassi con l’antidoto e sono sotto osservazione. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la mandragora sarebbe stata venduta sfusa, non imbustata. In corso gli accertamenti dell’Asl e dei carabinieri.
L’INTOSSICAZIONE – La mandragora è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, che contiene degli alcaloidi altamente tossici che portano a una sindrome centrale da intossicazione dovuta a sostanze atropino-simili. I sintomi sono confusione mentale, vertigini, nausea, diarrea e malessere generale, ma in mancanza di un rapido intervento possono arrivare fino al coma e alla morte. Non sono pochi in Italia i casi di intossicazione da mandragora (o mandragola, come fu chiamata da Machiavelli). La pianta – velenosa e potenzialmente mortale – può essere confusa facilmente anche con la bietola e con la borragine. Veniva usata perlopiù nel Medioevo, quando si riteneva che avesse caratteristiche magiche, e nella letteratura storica e cinematografica.