CAMPI FLEGREI/ Terra dei Fuochi, screening e mappature: «Fino ad ora cosa è stato fatto?»

di Alessandro Napolitano

POZZUOLI – E’ trascorsa una settimana da quando Ciro Di Francia, presidente dell’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute, ha inviato una lettera al sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, e ai commissari di Quarto, nonché alla direzione generale dell’Asl Napoli 2 Nord. Il contenuto della missiva riguarda lo stato dell’arte rispetto allo screening da effettuare sui cittadini residenti nei Comuni rientranti nella così detta “Terra dei Fuochi”. Tra questi, dal 2104, ci sono anche le due cittadine flegree. Nonostante il tempo trascorso dal febbraio di un anno fa, e cioè da quando venne approvata la legge in materia, pare che fino ad oggi nulla si sia mosso.

LA MISSIVA AL SINDACO – L’intenzione di Di Francia è quella di smuovere le acque. «L’Articolo 2, comma 4 quater della legge 6 del 6 febbraio 2014 stabilisce che la Regione Campania, su proposta dell’Istituto Superiore di Sanità, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 10 dicembre 2013, numero 136, definisce la tipologia degli esami per prevenzione e controllo dello stato di salute delle popolazioni residenti, escluso i Comuni capoluogo, nei limiti delle risorse disponibili (25 milioni per il 2014 e 25 milioni per il 2015) Con direttive interministeriali del 28 febbraio e 16 aprile 2014, in applicazione della medesima legge numero 6 del 2014, sono stati individuati gli 88 Comuni, tra cui Pozzuoli e Quarto, per la mappatura dei terreni. Ciò premesso, anche a nome delle associazioni Acli Dicerachia Pozzuoli (Giovanna Di Francia) L’Eco della Fascia Costiera (Lucia De Cicco) Rinascita dei Campi Flegrei (Vincenzo Russo) Legambiente Quartum (Mariarosaria Luongo) chiede di conoscere le disposizioni impartite e le inziative assunte sulle problematiche di cui sopra. Questa iniziativa è finalizzata anche a fare chiarezza sulle notizia diffuse da alcuni organi di informazione, secondo cui ci sarebbe “scarsa attenzione sulla cultura della prevenzione da parte dei cittadini”».

LETTERA MORTA – In altre parole, Ciro Di Francia, assieme alle altre associazioni, chiede cosa è stato fatto fino ad ora dalle istituzioni, ad iniziare da chi è al governo dei Comuni, massime autorità in tema di salute. Come detto, la missiva è stata inviata una settimana fa, senza però alcun riscontro.