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CAMPI FLEGREI/ Saldi flop, negozi vuoti e truffe dietro l’angolo

CAMPI FLEGREI/ Saldi flop, negozi vuoti e truffe dietro l’angolo
  • Pubblicato11 Gennaio 2015
Una strada del centro storico
Una strada del centro storico ma vuoti di acquirenti

di Violetta Luongo
CAMPI FLEGREI –
I saldi invernali stanno andando male in tutta Italia. I centri commerciali sono stracolmi ma la gente che compra è veramente poca. Ma nel frattempo outlet e grandi magazzini richiamano tutti e i piccoli negozi di città restano vuoti. A una settimana dall’avvio, si conferma il flop annunciato perché le famiglie sono ancora alle prese con le difficoltà della crisi economica.

IL QUADRO NERO DI FEDERCONSUMATORI – Per Federconsumatori solo 9 milioni di italiani, una famiglia su quattro, compreranno durante i saldi e spenderanno in media 180 euro, con una contrazione ulteriore del 5,6% rispetto all’anno scorso e per un volume d’affari complessivo di 1,6 miliardi di euro. Le previsioni di Federconsumatori sono davvero negative. «La pressione fiscale è aumentata, la reintroduzione delle imposte anche sulle prime case, attraverso la Tasi, ha incrementato del 20% le imposte sul patrimonio immobiliare, comportando un raddoppio delle tasse rispetto al 2008. Tutto questo non può non incidere sul reddito familiare e quindi sugli acquisti», ricorda Vincenzo Addati, presidente Ascom.

SETTORI IN CROLLO – Abbigliamento e calzature sono i settori che hanno registrato il crollo maggiore, trattandosi di acquisti tipicamente rinviabili, ma aggiunge Addati «anche beni di lusso e voluttuari, praticamente si spende giusto il necessario». Inoltre sono 16 milioni gli italiani che nell’ ultimo anno hanno acquistato su internet, per un giro d’ affari di circa 13 miliardi, «una moda ancora non diffusa al Sud in cui si preferisce il contatto diretto e umano con il commerciante», conclude il presidente Ascom.

ATTENTI ALLE TRUFFE – C’è tempo fino al 31 marzo per i saldi invernali ma la Federconsumatori, nel dare alcuni suggerimenti ai consumatori, lancia due importanti avvertimenti, il primo «fare attenzione a non cadere nel raggiro del “falso saldo”: il negoziante aumenta il prezzo iniziale per poi, dato che è una norma di legge, applicare lo sconto, così la cifra torna a essere quella che era prima dei saldi». Il secondo suggerimento è «diffidate dalle percentuali di sconto troppo alte, del 60, 70%, perché c’è la possibilità concreta che vengano messi in saldo fondi di magazzino, e per legge questo non può essere fatto». Quanto alla possibilità di cambiare la merce comprata in saldo è bene tenere presente che è a discrezione del negoziante quando il prodotto non soddisfa per la taglia, o per un colore che non piace, ecc, mentre è obbligatoria, in base alla legge delle garanzie, quando la merce è fallata o non conforme.