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CAMPI FLEGREI/ Il comportamento dei cani? Si studia alla Federico II

CAMPI FLEGREI/ Il comportamento dei cani? Si studia alla Federico II
  • Pubblicato10 Aprile 2014

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Un momento precedente ai test

di Stefano Erbaggio

CAMPI FLEGREI – L’Università Federico II cerca volontari per studiare il comportamento dei cani. Le ricerche sono condotte all’interno del Laboratorio di Etologia Canina, una struttura specifica diretta dal professore Biagio D’Aniello. Il laboratorio è nato nel 2011 e vanta collaborazioni con esperti di spicco come la professoressa Emanuela Prato Previde, dell’Università di Milano, e la professoressa Paola Valsecchi, dell’Università di Parma. Le ricerche riguardano principalmente Labrador e Golden Retriever, che vengono sottoposti a specifici test durante i quali gli si viene posto un problema e ne viene studiata la reazione. Uno dei principali metodi utilizzati dallo staff del laboratorio è lo Strange  Situation Test, nato per studiare il legame di attaccamento nel rapporto madre/figlio, è stato successivamente adattato anche al rapporto uomo/cane. «I cani sono animali estremamente sociali – spiega D’Aniello – Allo stato selvatico, al contrario dei gatti ad esempio, svolgono molti compiti in cui hanno bisogno l’uno dell’altro, di cooperare».

I VANTAGGI DI AVERE UN CANE – Un altro metodo è l’Impossible Task, il cui scopo è misurare il grado di autonomia del cane se posto in situazione problematiche senza soluzione. I test vengono effettuati grazie al supporto dei volontari. I risultati delle ricerche svolte dal Laboratorio di Etologia Canina hanno, oltre alla valenza accademica, anche un forte riscontro applicativo. Che siano addestrati al salvataggio, al riporto o alla conduzione di compagni umani non vedenti, sono tante le situazioni in cui conoscere il comportamento e la natura del nostro cane può recarci vantaggio, anche soltanto nel ristretto ambiente familiare. «Tra i risultati dei test condotti finora – continua D’Aniello – si è scoperto come Labrador e Golden Retriever  educati al salvataggio nautico abbiamo un notevole grado di dipendenza dal compagno umano, rispetto alla stessa tipologia di cani educati all’accompagnamento di persone non vedenti».

IL PROGETTO – Inoltre, l’anno prossimo partirà un corso di perfezionamento specifico dal titolo:  “Etologia canina: aspetti teorico-pratici”. Il Corso in collaborazione didattica tra i Dipartimenti di Biologia e di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” mira a fornire, mediante un approccio didattico interdisciplinare, ai giovani laureati conoscenze approfondite sulle teorie dell’apprendimento del cane al fine di formare professionalità capaci di operare nel campo dell’educazione cinofila di base e in diversi contesti dell’istruzione cinofila per compiti specifici.