Close

Cambio al vertice alla sezione reati ambientali della Procura di Napoli

Cambio al vertice alla sezione reati ambientali della Procura di Napoli
  • Pubblicato26 Agosto 2019
Lucantonio Puccio Giuseppe

POZZUOLI – Le Associazioni del comprensorio flegreo-giuglianese: Acli Dicearchia Pozzuoli (Presidente Giovanna Di Francia); Legambiente “Città Flegrea” (Presidente Cristina Canoro); Eco della Fascia Costiera (Presidente Lucia De Cicco); Licola Mare Pulito (Presidente Umberto Mercurio); Villaricca Nuova Borgosano (Presidente Antonio Lavagna), dopo un incontro con il Coordinatore della sezione reati ambientali, Procuratore Nunzio Fragliasso, tramite il Presidente dell’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute, Ciro Di Francia, il 1 agosto di un anno fa depositarono un esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica di Napoli. Il fine resta quello di “accertare e perseguire eventuali responsabilità a carico di amministratori e dirigenti ai diversi livelli, nonché di cittadini, nella considerazione che l’inquinamento ambientale non solo provoca danni alla salute, con un significativo incremento dei patologie oncologiche, ma ha anche determinato un grave danno erariale all’Italia, con due condanne della Corte di Giustizia Europea ed al pagamento di una multa di 120.00 euro al giorno per le mancate bonifiche delle discariche, oltre alla notifica della quarta procedura di infrazione per la mancata depurazione dei canali che prossimamente provocherà un deferimento ed una ulteriore condanna. Sarebbe utile,pertanto, anche il coinvolgimento della Corte dei Conti”.

LA RICHIESTA – Nei giorni scorsi il Presidente dell’Osservatorio della Tutela dell’Ambiente e della Salute ha richiesto un incontro al nuovo coordinatore della sezione reati ambientali, nella persona del Procuratore dott. Giuseppe Lucantonio, che dal 25 ottobre 2018 ha assunto il timone della sezione, fino a tale data capitanata dal procuratore Fragliasso. A distanza di un anno le Associazioni chiedono di essere informate se sono state avviate indagini e se sono emerse responsabilità. “Nonostante incontri, promesse, annunci da parte dei vari livelli istituzionali –ha concluso Ciro Di Francia– non ci sono risultati concreti sia per gli scarichi a mare (collettore borbonico,canale abruzzese, alveo dei Camaldoli, canale di Quarto, colmata di Licola), sia per  la messa in sicurezza delle discariche di Via Provinciale  Pianura e del Cratere Senga. Le  tante vittime innocenti ed i pazienti oncologici rivendicano giustizia”.