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Bradisismo, Pozzuoli ORA: «Rischio evacuazione troppo discrezionale»

Bradisismo, Pozzuoli ORA: «Rischio evacuazione troppo discrezionale»
  • Pubblicato9 Febbraio 2024

POZZUOLI – “Pianificazione Speditiva” è questo l’elemento del Decreto Legge Campi Flegrei sul quale il movimento Pozzuoli ORA chiederà spiegazioni, per il tramite del Sindaco, al Ministero e agli enti di Protezione Civile. Nell’atto denominato “Pianificazione Speditiva di emergenza per l’area del bradisismo”, infatti, sono previste le “strategie di allontanamento da adottare in caso di recrudescenza del fenomeno” bradisismico.

DISCREZIONALITA’ – «È bene precisare – dichiara il Consigliere Comunale Riccardo Volpe – che non stiamo parlando di rischio di eruzione vulcanica, ma del fenomeno bradisismico. Quello che ci preoccupa è proprio questa discrezionalità nel documento. Secondo quanto leggiamo non si capisce cosa si intende per recrudescenza del fenomeno. Si parla di una magnitudo in particolare? Inoltre il documento afferma che verranno sfollate circa trentamila persone in caso di “danni significativi degli elementi strutturali dei sistemi edilizi”. Come sono determinati e quali sarebbero questi danni strutturali? A nostro avviso – conclude Volpe – c’è troppa discrezionalità e la città ha già subito più di un’evacuazione forzata, per questo in Consiglio Comunale abbiamo deciso di investire il sindaco affinché si possano avere delle risposte per la comunità».

LA SICUREZZA – La questione sembra essere molto seria, in quanto viene messa per la prima volta su carta la possibilità di evacuare una parte della città per il fenomeno del bradisismo. «La priorità dovrebbe essere la messa in sicurezza del nostro territorio – dichiara il portavoce del movimento Pozzuoli ORA, Raffaele Postiglione – e l’aumento della capacità di convivere con il fenomeno stesso. Invece a oltre tre mesi dall’approvazione del Decreto Campi Flegrei non c’è notizia delle iniziative di controllo e prevenzione previste. Non si ha alcun informazione relativa all’analisi della staticità degli edifici e nulla è stato fatto per reperire fondi, come inizialmente paventato, per eventuali interventi sugli immobili. L’unica cosa concreta che abbiamo è l’accordo tra Regione e Federalberghi per l’eventuale accoglienza di 30mila cittadini puteolani evacuati dinanzi ad una non ben definita recrudescenza del fenomeno. Vogliamo che sia fatta chiarezza e che la discrezionalità sia ridotta al minimo. Senza un reale rischio vulcanico, la Comunità non può accettare un nuovo esodo come quelli del ‘70 e del ‘83. Siamo flegrei, la nostra vita è qui».