Close
Pozzuoli Primo Piano

Bradisismo, il grande cuore della Sardegna: a Sassari una mozione per accogliere gli sfollati dei Campi Flegrei

Bradisismo, il grande cuore della Sardegna: a Sassari una mozione per accogliere gli sfollati dei Campi Flegrei
  • Pubblicato12 Luglio 2025

SASSARI – Sarà presentata nei prossimi giorni a Sassari una mozione volta a promuovere l’accoglienza dei residenti dei Campi Flegrei, colpiti dall’emergenza bradisismo. Il primo firmatario è il consigliere comunale di opposizione Antonello Sassu, già vicesindaco ed ex assessore all’Ambiente, affiancato dal collega Angelo Azara, vice presidente della Commissione Lavori Pubblici. L’iniziativa nasce da un appello lanciato da Pietro Serra, direttore del Giornale di Oristano, che nelle scorse settimane ha invitato la politica sarda a mobilitarsi in
favore delle popolazioni costrette a convivere con la crescente paura legata all’attività sismica nell’area flegrea. Un allarme tornato attuale dopo la scossa di magnitudo 4.6 Richter registrata poco più di una settimana fa.

LA VICINANZA – «L’area flegrea, come è noto, è una zona ad altissimo rischio vulcanico e sismico. I recenti eventi hanno reso necessaria l’evacuazione di migliaia di persone, mettendo in crisi intere comunità e richiedendo uno sforzo di solidarietà da parte di tutto il Paese. Di fronte a una simile situazione, non possiamo restare indifferenti – ha affermato il consigliere comunale Antonello Sassu -. La Sardegna, storicamente terra di accoglienza e di emigrazione, può e deve fare la sua parte. E Sassari, seconda città dell’isola per popolazione e risorse, può offrire un contributo significativo. Abbiamo spazi disponibili, strutture che potrebbero essere riconvertite, e soprattutto una comunità capace di generosità e spirito civico». Per il consigliere Sassu, offrire accoglienza a chi vive nei Campi Flegrei rappresenta non solo un dovere morale, ma anche un gesto di responsabilità verso l’intera comunità nazionale. «È anche un’occasione per rinsaldare i legami tra territori spesso periferici dimenticati, tra Sud e Isole, tra chi ha bisogno e chi può offrire rifugio. L’accoglienza deve valere per tutti: per chi arriva da lontano, ma anche – e soprattutto in momenti come questo – per i nostri connazionali in difficoltà. Non può esserci solidarietà a metà. Chi ha perso – o rischia di perdere – la casa, la serenità e la sicurezza, che sia nato a Napoli, Nairobi o Gaza, ha diritto alla stessa dignità e allo stesso sostegno».

L’IMPEGNO – Azara, dal canto suo, ha evidenziato la necessità di una regia istituzionale ben definita, fondata su un coordinamento efficace tra Protezione Civile, Regione e amministrazioni locali, auspicando anche un ruolo attivo del tessuto sociale. A suo avviso, tuttavia, ciò potrà realizzarsi solo se prevarrà una volontà politica decisa, in grado di superare tentennamenti e di affrontare la situazione con determinazione e visione strategica. «Sassari, come Oristano e altri comuni sardi, può diventare rifugio, ponte, speranza. Sta a noi raccogliere questo invito e trasformarlo in realtà. Da consigliere comunale di Sassari, insieme al collega Sassu, mi attiverò affinché chi necessita di un intervento possa trovare nella nostra città tutta l’assistenza possibile», conclude Azara. «Ringrazio i consiglieri comunali Antonello Sassu e Angelo Azara per aver colto la portata dell’emergenza che sta colpendo i Campi Flegrei. In un momento tanto delicato, riconoscere la necessità di offrire accoglienza a chi vive quotidianamente nell’incertezza è un segnale di sensibilità e responsabilità. L’impegno delle istituzioni sarde in tal senso rappresenta un gesto concreto di solidarietà e un dovere civico nei confronti di chi è in difficoltà», ha commentato il direttore del Giornale di Oristano, Pietro Serra.