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Bradisismo, da Pozzuoli lettera a Mattarella «Presidente, venga nell’area flegrea per conoscere le nostre paure»

Bradisismo, da Pozzuoli lettera a Mattarella «Presidente, venga nell’area flegrea per conoscere le nostre paure»
  • Pubblicato19 Maggio 2024

POZZUOLI – Spett.le Cronaca Flegrea, dott. Gennaro Del Giudice, con la presente la prego e la supplico affinché voglia pubblicare quanto prima questo mio grido di allarme inviato direttamente al nostro Presidente della Repubblica sull’acuirsi della crisi bradisismica e sul pericolo che corre un intera popolazione da anni scossa dalle continue sollecitazioni di questa terra ballerina, ormai le continue rassicurazioni lasciano il tempo che trovano, rispetto alla effettiva probabilità di scosse con magnitudo sempre più elevati. Mentre la comunità scientifica si interroga solo e soltanto sul pericolo di una eventuale eruzione, noi residenti viviamo con l’angoscia e la consapevolezza di essere inascoltati sia dalle Istituzioni cittadine che dai vertici Istituzionali, prova ne è la clamorosa bocciatura di introduzione di un SISMABONUS per l’area flegrea al pari delle altre zone terremotate d’Italia. Non voglio e non posso rassegnarmi a cedere al fato le nostre speranze di salvezza, questo è un fenomeno i cui effetti sono palesemente ed indiscutibilmente prevedibili nelle loro conseguenze più tragiche, ma come si può pensare che degli edifici possano resistere a lungo ed all’infinito a continue sollecitazioni telluriche? Voglio sperare che non si attendano delle vittime a questo punto annunciate per prendere seri ed opportuni provvedimenti. Con stima, Eduardo Pirozzi.

LA LETTERA«Caro PRESIDENTE mi rivolgo a lei da padre di famiglia, per informarla del grave disagio che viviamo nell’area flegrea per l’acuirsi della crisi bradisismica. Conviviamo con terremoti sempre più frequenti e di magnitudo sempre più forti, tristemente ci stiamo abituando ad una situazione di grave pericolo a cui le nostre autorità, al momento, non sono in grado di fronteggiare, limitandosi ad una sterile allerta GIALLA che purtroppo non ci salvaguardia, rassicurandoci solo del fatto che non è al momento prevista alcuna eruzione. Caro Presidente non è di sola eruzione che si può MORIRE! I nostri edifici ormai da anni subiscono forti sollecitazioni a cui nessuno al momento è in grado di affermare a quali ulteriori scosse resisteranno, qui si rischia la morte e nessuno ad oggi, nonostante il fenomeno persista da alcuni anni, ha avuto sufficienti indicazioni su cosa fare, questo è il grido di allarme di una popolazione abbandonata al suo destino, prova ne è il fatto che a differenza di altre zone d’Italia colpite da terremoti , per l’ennesima volta è stata bocciata in parlamento la proposta di introduzione del SISMABONUS per l’area flegrea che è interessata ogni giorno da scosse di terremoto. SIGNOR PRESIDENTE VENGA A PRENDERE UN CAFFE DA NOI voglio mostrarle partendo da casa mia il disagio che viviamo giornalmente nel convivere con la paura che da un momento all’altro possa arrivare una scossa che non lascerà scampo ai nostri cari. Voglia far suo questo ultimo grido disperato di aiuto la convivenza con il pericolo non è, e non deve sembrare l’accettazione dello stesso, non voglio e non posso rassegnarmi al semplice fato, piuttosto QUESTA E’ LA CRONACA DI UNA STRAGE ANNUNCIATA visto che ad oggi poco o nulla è stato pensato se non in un’ottica di eventuale Eruzione, trascurando il fatto che edifici che subiscono da tempo continue forti sollecitazioni possano cedere da un momento all’altro generando vittime. CONFIDANDO IN UN SUO FAVOREVOLE RISCONTRO VOGLIO RINGRAZIARLA PER IL TEMPO CHE AVRA’ VOLUTO DEDICARE ALLE MIE ANGOSCIE ED A QUELLE DI UN INTERA POPOLAZIONE LASCIATA AL PROPRIO DESTINO.»