BACOLI/ Un ulivo per il Questore che salvò centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali
BACOLI – Il Consigliere Metropolitano Giuseppe Cirillo ha partecipato, ieri mattina, in rappresentanza del sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, alla cerimonia di piantumazione di un ulivo in memoria di Giovanni Palatucci, già Questore Reggente della città di Fiume, insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio molti ebrei stranieri e italiani nel corso della seconda Guerra mondiale. Alla commemorazione, che si è svolta – nel giorno della morte del Questore Palatucci, avvenuta il 10 febbraio del ’45 – presso il Parco Vanvitelliano del Fusaro a Bacoli, hanno preso parte, tra gli altri, il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il Questore, Alessandro Giuliano, il Procuratore della Repubblica, Luigi Riello, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, il Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, il Sindaco di Quarto di Quarto, Antonio Sabino, il giornalista e scrittore Nico Pirozzi, presidente dell’associazione Memoriae – Museo della Shoah, autorità civili e militari e una rappresentanza di studenti del liceo statale “Lucio Anneo Seneca” di Bacoli.
UN UOMO GIUSTO – Giovanni Palatucci, il giovane commissario che dall’8 settembre 1943 fu Reggente della Questura di Fiume, oggi Rijeka, città della Croazia, fu arrestato il 13 settembre 1944 e deportato a Dachau dove morì il 10 febbraio del 1945. Durante la sua permanenza a Fiume, come funzionario di pubblica sicurezza, Giovanni Palatucci si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali. La sua azione in favore degli oppressi iniziò già nel 1937 quando era a Fiume come responsabile dell’Ufficio stranieri. A lui è attribuita anche la distruzione di moltissimi fascicoli di cittadini di religione ebraica per sottrarli alla deportazione. «Giovanni Palatucci è un esempio – si legge in un testo commemorativo della Polizia di Stato – portatore di quei valori di giustizia e servizio in favore dei cittadini; valori che gli sono stati riconosciuti in più occasioni: nel 1995 è stato insignito della medaglia d’oro al merito civile e dal 1990 lo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la memoria della Shoah dello stato di Israele, lo ha dichiarato ‘Giusto tra le nazioni’. Il Vaticano, dal 2004, lo ha proclamato ‘Servo di Dio’, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione». Diverse scuole del nostro Paese sono state intitolate in suo onore.