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BACOLI/ Raccolta differenziata, numeri da record: raggiunto il 77% nel secondo semestre del 2011

BACOLI/ Raccolta differenziata, numeri da record: raggiunto il 77% nel secondo semestre del 2011
  • Pubblicato29 Novembre 2011
L'incontro avvenuto ieri a Bacoli

BACOLI –  «Ai cittadini va il mio ringraziamento per l’obiettivo raggiunto anche se questo dovrà costituire un punto di partenza e non di arrivo. Da oggi ci impegneremo per ottimizzare il servizio in maniera tale da poter offrire ai cittadini di Bacoli una raccolta differenziata di qualità» Queste le parole del sindaco di Bacoli Ermanno Schiano durante l’assemblea pubblica organizzata dal Coordinamento delle Periferie sul tema “igiene urbana e raccolta differenziata” che ha registrato una grossa partecipazione da parte di cittadini, associazioni e comitati. Incontro al quale hanno preso parte anche il presidente della “Flegrea Lavoro” Renzo Geronazzo e il responsabile tecnico Beatrice Fabricatore che insieme al primo cittadino hanno chiarito dubbi, risposto a domande e accolto le segnalazioni di cittadini e privati che quotidianamente sono alle prese con la raccolta differenziata.

UNA SINERGIA   tra istituzioni e cittadini che ha consentito alla città di raggiungere in poco tempo grosse percentuali. Infatti, secondo i dati raccolti dalla Flegrea Lavoro, l’azienda municipalizzata del comune di Bacoli, nel secondo semestre del 2011 in città la raccolta differenziata è giunta al 77%. Un dato significativo se si considera che nel 2009 era ferma all’8% mentre appena un anno fa non superava il 9%. Dati che comparati a quelli di altri comuni italiani rimarcano una crescita esponenziale raggiunta in un lasso di tempo inferiore a quello impiegato dalle città più virtuose. Percentuale da record alla quale si aggiunge un altro dato significativo: la diminuzione della massa rifiuti pro capite, che come sottolineato dal presidente Renzo Geronazzo, è inferiore alla media italiana «Abbiamo ridotto la massa di rifiuti, da 630 kg all’anno per cittadino siamo arrivati a 500 kg, un dato inferiore a quello medio italiano che è di 530 kg. Ora il prossimo obiettivo sarà quello di migliorare la qualità della raccolta e ridurre i costi»

RL