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BACOLI/ “Quando avevo vent’anni”…nel ricordo di Falcone e Borsellino – LE FOTO

BACOLI/ “Quando avevo vent’anni”…nel ricordo di Falcone e Borsellino – LE FOTO
  • Pubblicato18 Maggio 2013
Ettore De Lorenzo mentre legge un passo del suo libro

BACOLI – Nell’ambito della manifestazione nazionale “Maggio dei Libri” a cui la Biblioteca Comunale di Bacoli ha aderito attraverso cinque incontri tra il pubblico e gli autori di altrettanti libri, i locali di “Villa Cerillo” hanno ospitato, venerdì pomeriggio, la presentazione del libro “Quando avevo vent’anni 1992/2012 – Interviste riflessioni e ricordi su Falcone e Borsellino”, del giornalista del TG3 Campania Ettore De Lorenzo. Alla presentazione hanno preso parte anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione Flavia Guardascione; il Sindaco di Bacoli Ermanno Schiano che ha salutato lo scrittore; e la giornalista Margherita Salemme, moderatrice dell’evento.

ISPIRATO – dall’anniversario della morte dei due magistrati, l’autore percorre quegli anni sul filo dei ricordi e delle esperienze di storici e uomini di cultura come Attilio Bolzoni, di personaggi della magistratura come Luigi De Magistris, di registi, cantautori e giornalisti. Al centro, dunque, la memoria di un periodo storico che ha segnato uno spartiacque per la società e la politica italiana ed ha dato inizio ad un processo di progressivo “svuotamento” di quel sistema di valori che avevano animato l’operato degli stessi Falcone e Borsellino.

Un momento della presentazione di "Quando avevo vent'anni".Da sin: Ettore De Lorenzo, Margherita Salemme e l'assessore Flavia Guardascione

“QUANDO AVEVO VENT’ANNI” – non risponde ai canoni di un genere letterario immediatamente identificabile e nelle librerie si trova spesso negli scaffali dei libri per ragazzi, ma nessuna collocazione potrebbe essere più gradita al giornalista, che con i ragazzi lavora nelle scuole ed a loro soprattutto si rivolge nel suo lavoro. «Il vero obiettivo è cercare di spiegare ai ragazzi che loro non sono come gli altri li vorrebbero, cioè consumatori, “adoratori di feticci” diceva Pasolini, ma persone che, se dotate degli strumenti giusti, sono in grado di esprimere tutte le proprie potenzialità, che sono enormi. E per me gli strumenti giusti sono fiducia e senso di responsabilità», afferma lo scrittore.

DE LORENZO – parla con i giovani delle nuove generazioni, cerca di spiegare loro com’era l’Italia poco prima che nascessero e come si sia trasformata radicalmente in pochi decenni, per spingerli ad informarsi, a conoscere e cercare la verità per correggere gli errori del passato e trovare una strada migliore. Lo fa con un linguaggio a loro congeniale: fluido, immediato, quasi istintivo in cui, c’è spazio anche per la musica nelle citazioni di oltre venti testi musicali disseminati per il libro, a mo’ di colonna sonora. Un linguaggio che è multimediale, dato che il libro non si esaurisce nella forma cartacea, ma “continua” sul sito www.fattorel.it, dove è possibile guardare il materiale video confluito nel libro stesso e tutti possono arricchire il dibattito sulle tematiche affrontate con il proprio contributo.

UNA SCUOLA NUOVA – Ma per Ettore De Lorenzo tutto questo non basta, tante cose devono cambiare, a partire dalla scuola che non è in grado o non vuole rispondere alle istanze di queste generazioni, tenute completamente all’oscuro sulla nostra storia recente, impreparate nell’analizzare il passato e quindi impreparate ad indirizzare il proprio futuro, se non messe in condizioni di farlo.

 

MANUELA L.CUCCURESE

FOTO (di Angelo Greco)

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