BACOLI/ La Casetta da 20 anni a servizio dei bisognosi – LE FOTO
di Manuela Cuccurese
BACOLI – Un Natale nel segno dell’accoglienza e del piacere di stare insieme, quello proposto dalla cooperativa Onlus “La Casetta” che, nella sua sede di via Cappella ha ospitato un concerto per pianoforte e violoncello dei musicisti Caterina Fuccio e Silvano Maria Fusco del Teatro San Carlo di Napoli, concerto a cui ha fatto seguito un affollatissimo pranzo natalizio cui hanno partecipato le famiglie di operatori e volontari, dei piccoli utenti, ma anche amici, persone rimaste sole in questi giorni di festa e migranti che vivono nella zona.
DA OLTRE 20 ANNI UN PUNTO DI RIFERIMENTO – “La Casetta” è una realtà presente e ben radicata sul territorio da circa 20 anni, che nel tempo ha saputo adattare e diversificare le sue attività e servizi interpretando e rispondendo sempre in maniera efficace alle esigenze mutevoli della comunità locale. Nata dalla dedizione dell’ex insegnante di religione, Anna Gallo, è stata a lungo una casa famiglia che accoglieva minori allontanati dalle famiglie per brevi o lunghi periodi di tempo, su disposizione del Tribunale dei Minori. Ma la voglia di percorrere strade più concrete che potessero accompagnare e sostenere i bambini e le famiglie al di là del periodo di allontanamento e per evitarne, quando possibile, la disposizione, ha trasformato la struttura in un centro polifunzionale diurno, dove i piccoli utenti pranzano e svolgono attività di ogni tipo fino al ritorno a casa, accompagnati dagli operatori; dai compiti e le attività ludiche, a laboratori creativi e musicali, alla cura dell’orto, fino agli esperimenti culinari.
MENSA PER I BISOGNOSI – Tuttavia la mission della cooperativa non si ferma ai servizi rivolti ai minori con problematiche familiari; la sede di via Cappella è anche un centro di distribuzione del cibo per famiglie bisognose e per la popolazione in generale; c’è un servizio mensa dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13.30 aperto a chiunque e, grazie alla consulenza e collaborazione della Fondazione Arca di Milano, ha creato la prima unità di strada del territorio che distribuisce viveri e beni di prima necessità. La fondatrice parla con un certo pudore della sua “casa”, non vuole che quello che si fa qui passi come l’opera straordinaria di una persona. «Voglio solo che “La Casetta” sia un messaggio di speranza. In un mondo che sembra stia crollando noi diciamo il contrario, che si può costruire insieme. Che ci sono dei luoghi, e uno è questo, aperti a tutti. Dove ognuno può essere ciò che è, che abbia problemi o meno, che sia felice o meno nella vita, che abbia bisogno di parlare ed essere ascoltato o che voglia semplicemente condividere del tempo con altri».
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