BACOLI/ Finte malattie per impietosire gli anziani e chiedere soldi «Non ne possiamo più»
BACOLI – Si finge malata o finge di avere seri problemi in famiglia, malattie di figli, nipoti. E poi chiede soldi dopo aver bussato alla porta di casa della vittima di turno. E’ quanto accade a Bacoli da tempo stando ai racconti di residenti e vittime, in particolare della zona di Cento Camerelle «Questa storia deve finire, qualcuno deve fermare questa donna, ormai sono anni che truffa le persone»
LA DESCRIZIONE – La truffatrice sarebbe una donna sulla quarantina di anni, media statura, magra, capelli corti castani, stando ai racconti delle vittime gira con una borsa a tracolla rossa. Oltre le fattezze fisiche però si sa ben poco di questa misteriosa donna che da tempo, specie in questo periodo, si incammina bussando alle porte dei cittadini bacolesi in cerca di soldi, raccontando sventure e problemi di ogni genere per intenerire il buon animo di chi le apre la porta.
LA TRUFFA- Sarebbero numerosi i raggiri commessi a danno dei residenti che stanchi hanno deciso di denunciare una situazione che, a detta loro, si protrae da tempo. «Una volta disse di avere un tumore all’occhio –racconta Giovanna Avallone testimone dell’ultima truffa– in un’altra occasione che necessitava di un cuore nuovo adesso è la volta di un presunto figlio di due anni che deve sostenere un delicato intervento al cervelletto in Francia. Inoltre ogni volta cambia anche il suo luogo di provenienza, l’anno scorso era di Bacoli, poi Fusaro, oggi invece dice di abitare a Miseno».
LA TESTIMONIANZA- «La cosa grave -prosegue la donna- è che non ha rispetto per quei bambini che realmente soffrono, per quei genitori che fanno salti mortali per affrontare spese sanitarie assurde e purtroppo la cosa che più ci rammarica è che fa leva sull’ingenuità delle persone anziane che, intenerite, credono alla sua storia offrendole dei soldi. L’ultima donna è stata proprio un’anziana che abita vicino casa mia, ho visto con i miei occhi porgerle una banconota di 10 euro ma quando sono scesa per intervenire era troppo tardi. Una volta realizzato chi fosse la donna, infatti la povera vecchietta ha iniziato a piangere affermando che a questo punto sperava solo che almeno non li avrebbe spesi in droghe dato che sulle malattie dei bambini non si scherza. L’unico modo per fermarla –conclude– è quello di denunciare ciò che fa, chiamare le autorità al momento del fatto e segnalare le sue foto affinché venga riconosciuta e cacciata».