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Bacoli Cronaca In Evidenza

BACOLI/ Commerciante mette in fuga estorsore

BACOLI/ Commerciante mette in fuga estorsore
  • Pubblicato3 Febbraio 2012

BACOLI –  Estorsione con arresto a Bacoli dove i Carabinieri hanno arrestato Renato Bartolomeo Di Meo, 63 anni, impiegato,residente a Monte di Procida. L’uomo era entrato nel supermercato della catena “Vibian” di viale Olimpico e armato di coltello aveva minacciato il proprietario di consegnargli i soldi.  Denaro che poi sarebbe passato a prendere in serata, all’orario di chiusura del negozio. Ma a quel punto, per nulla intimorito il titolare del supermercato si era scagliato contro l’estorsore, riuscendo ad impossessarsi del coltello e mettendolo in fuga. Poi l’arrivo dei Carabinieri che hanno rintracciato e arrestato l’estorsore.

L’ESTORSIONE – Il 63enne ha agito da solo, davanti ai clienti che in quel momento affollavano il supermercato. Al cospetto del titolare, un 31enne di Bacoli, Di Meo cacciava un coltello a serramanico chiedendogli il denaro. Ma l’uomo, per nulla intimorito reagiva strappandogli da mano l’arma. A quel punto l’estorsore, vistosi disarmato e forse stupito dalla reazione della vittima si dava alla fuga. Sul posto giungevano i Carabinieri della Stazione di Bacoli diretti dal comandante Carmine Napolitano e i miliatri del nucleo radiomobile di Pozzuoli.

IL MOVENTO –  Resta da capire il motivo che avrebbe spinto Di Meo, impiegato, a mettere in atto la richiesta estorsiva: ha agito per conto di qualcuno o è stata un’iniziativa fatta di spontanea volontà? Estorsore e vittima si conoscevano?

L’ARRESTO –  Giunti al supermercato di viale Olimpico i carabinieri raccoglievano la testimoniaza dela vittima che forniva loro un’accurata descrizione dell’uomo. In pochi minuti inziava la caccia: Renato Bartolomeo Di Meo veniva trovato a circa cento metri nei pressi della propria abitazione a Cappella, frazione di Bacoli. L’uomo dopo aver tentato la fuga, veniva bloccato e arrestato dai militari che rinvenivano anche l’arma utilizzata per minacciare la vittima. Condotto in caserma, veniva poi tradotto in serata nel carcere di Poggioreale dove ora dovrà difendersi.