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Autonomia differenziata, il Consiglio Comunale di Bacoli dice no

Autonomia differenziata, il Consiglio Comunale di Bacoli dice no
  • Pubblicato1 Giugno 2023

BACOLI – Il Consiglio Comunale di Bacoli ha espresso la sua contrarietà rispetto al Disegno di Legge sulla “Autonomia Regionale Differenziata”, elaborato dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. Un provvedimento che per l’Assise “divide la Repubblica italiana, aumentando fortemente le differenze tra Nord e Sud ed in particolare mettendo in seria discussione la Costituzione italiana e di conseguenza la tenuta sociale del Paese“. Il Consiglio Comunale fa anche appello al Parlamento Italiano perché avochi a sé la discussione sulla “autonomia Regionale Differenziata”, quale organo rappresentativo dell’intero popolo italiano e garante di quella Unità nazionale affermata nella Carta Costituzionale.

LA MOZIONE – A presentare la mozione è stato  il gruppo consiliare del Partito Democratico di Bacoli. «Il provvedimento normativo in itinere, ad avviso dei massimi esperti del settore, avrà come esito la disgregazione del Paese, facendo avanzare sempre di più le Regioni più ricche e sviluppate del Paese e acuendo i divari, già enormi, tra queste e le aree del Paese che sono rimaste indietro – si legge nel documento –  Di fatto, si elimina quel vincolo di solidarietà, previsto dalla Costituzione della Repubblica e indispensabile allo sviluppo dell’Italia intera. Contrastare questa visione del nostro Paese impone anche ai Comuni, peraltro completamente trascurati dentro questa idea di riassetto degli enti locali, di assumere un’iniziativa forte, tesa ad aggregare istituzioni, organizzazioni politiche, sindacali, datoriali, associazioni e cittadini a difesa del dettato costituzionale dell’unità del nostro Paese. A tale proposito, il gruppo consiliare del PD di Bacoli deposita la seguente proposta di mozione, peraltro già presentata dai gruppi consiliari di diverse località italiane, che sottopone all’attenzione dell’intero Consiglio comunale, nonché dell’Amministrazione Comunale, affinché si possano stabilire le più opportune iniziative da assumere a tutti i livelli istituzionali per fermare un disegno di legge, che è destinato ad aumentare le disuguaglianze sociali».