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Angela deceduta al pronto soccorso di Pozzuoli, l’autopsia: «Morte per shock emorragico polmonare»

Angela deceduta al pronto soccorso di Pozzuoli, l’autopsia: «Morte per shock emorragico polmonare»
  • Pubblicato30 Gennaio 2023

POZZUOLI – Shock emorragico polmonare. Sarebbe questa – secondo le prime risultanze dell’autopsia – la causa della morte di Angela Brandi, la 24enne deceduta lo scorso 24 gennaio nell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli, poche ore dopo essere stata visitata e dimessa dal pronto soccorso della stessa struttura. L’esame autoptico è stato effettuato nella giornata di sabato, ma l’esito definitivo si avrà entro 60-90 giorni. Accertata dunque presenza di sangue nei polmoni, resta da capire se il problema poteva essere diagnosticato durante il primo accesso al pronto soccorso e, nel caso, se i medici avrebbero potuto salvarle la vita intervenendo in tempo.

LE INDAGINI – La Procura di Napoli (sostituto procuratore Giuseppe Tittaferrante) ha iscritto, intanto, due sanitari del nosocomio flegreo nel registro degli indagati: si tratta del medico che l’ha dimessa e dell’otorino che l’ha visitata. Acquisita e messa a disposizione degli inquirenti la cartella clinica della giovane così come disposto dai magistrati della VI sezione “Lavoro e Colpe Professionali”, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte.

LE ACCUSE DEI FAMILIARI – La zia della 24enne, Angela Vitale e il padre Domenico Brandi, puntano l’indice contro la struttura sanitaria di Pozzuoli. «Ho chiesto al medico di fare controlli più approfonditi e farla visitare da uno specialista, magari da uno pneumologo perché le sue condizioni mi sembravano strane, ma mi è stato risposto di stare tranquilla e che il sangue era dovuto a una varice», ha raccontato la zia secondo cui la ragazza aveva accusato forti dolori al petto e aveva espulso una grossa quantità di sangue dal naso e dalla bocca dopo un colpo di tosse. Sulla stessa lunghezza d’onda il papà di Angela che ha sporto denuncia nei confronti dell’ospedale di Pozzuoli e di tutto il personale sanitario in servizio: «Li ritengo tutti responsabili del decesso di mia figlia. Tengo a precisare che Angela era in ottimo stato di salute e non soffriva di alcuna malattia presente e pregressa e che non faceva uso di alcun tipo di farmaco».