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AMICI ANIMALI/ Circo e animali: quando l’umano si fa disumano

AMICI ANIMALI/ Circo e animali: quando l’umano si fa disumano
  • Pubblicato21 Aprile 2015
Un elefante durante uno "spettacolo"
Un elefante durante uno “spettacolo”

CIRCO ED ANIMALI – A Milano qualcosa si muove. Il partito dei grillini pare sia riuscito in un intento storico: vietare, perlomeno nel comune lombardo, il circo con gli animali, e i relativi sovvenzionamenti dallo Stato. Eh sì, perché per chi non lo sapesse, il circo, con o senza animali, è considerato un’attività di spettacolo a cui il Ministero dei beni culturali eroga fondi pubblici regolarmente. Nonostante per regola, poi, i circhi segnalati da attività di maltrattamenti animali non dovrebbero percepire danaro, attraverso dei cavilli burocratici, come spesso succede, tutto prende forme diverse. Per lo Stato Italiano, infatti, legalmente non c’è differenza tra chi non ha commesso reati e chi è sotto indagine. Per cui, come si intuisce, i fondi pubblici non trovano molti ostacoli e tutti i circhi, o quasi, vengono regolarmente beneficiati, anche se sotto accuse pesantissime di maltrattamenti. Una cosa assurda e penosa se si pensa che si parla di milioni di Euro che in pochi anni sono stati elargiti anche ad attività circensi peraltro poi condannate, in un momento dove la parola “crisi” è sulla bocca di tutti.

TUFFO NEL MONDO DEGLI ANIMALI DA CIRCO – Per provare a capire soltanto con l’immaginazione cosa succede a questi animali, nei casi “migliori”, possiamo tentare di immedesimarci e vivere, per qualche secondo, la loro vita in maniera virtuale. Ecco un possibile scenario: mentre vivete tranquillamente la vostra vita venite strappati dal vostro territorio, separati dai vostri cari e dai vostri figli, con l’inganno. Magari un animale appartenente a un’altra razza “evoluta” vi coglie all’improvviso o, peggio, finge di essere qualcuno di cui potete fidarvi, dandovi una prelibatezza, aspettando che voi la prendiate con grande pazienza. A quel punto venite rinchiusi in una gabbia che a stento vi consente di stare in piedi e di allungare le gambe, se tutto va bene, e venite portati in un territorio che, per essere raggiunto, vi costringe a fare molte ore di viaggio, in quella condizione. A quel punto, quando “finalmente” sarete arrivati, vi renderete conto che la vostra odissea è solo all’inizio. Vi ritrovate in un posto diverso, con un clima sicuramente differente da quello a cui siete abituati, con altre abitudini, doveri, e pochi, forse pochissimi diritti, se non la vostra stessa vita, e basta. Attraverso sedativi e domatori sarete costretti a fare cose per voi innaturali, più o meno come per un elefante è innaturale fare la verticale sulle zampe anteriori portando un idiota sulla testa, e se vi ribellate sarete picchiati e sedati ancora di più. Alle strette, verrete anche incatenati, arti e testa. Il ricordo della vostra vita con i vostri cari e i vostri figli, a casa vostra, sarà sempre più lontano. La vostra vita diventerà quella. E se tutto va bene, così morirete. Soli, pieni di doveri, pieni di mazzate, in una gabbia da circo, mentre cercate di sopravvivere. E’ questa la condizione da immaginare per cercare di capire cosa succede quando si va a guardare un circo con gli animali, o quando si pensa di farlo, o soltanto di difenderlo. L’uomo è un animale esattamente come lo sono tutti gli altri, e non è certo la sua superiorità a decretare che possa fare quello che vuole con le vite altrui, anche perchè la vera superiorità è quella che non si arroga il diritto di sopraffare gli inferiori, ma di aiutarli.

circo orfei
Il circo Orfei condannato per maltrattamenti

LE CONDANNE – Lo stesso Circo Orfei è stato passibile di denuncia per maltrattamenti: animali rinchiusi in camion bui e senza riscaldamento, gabbie minuscole per i primati e condizioni innaturali da vivere per moltissimi animali. Questo è solo uno dei tanti casi in cui il circo e chi lo porta avanti è stato denunciato e infine condannato, e parliamo di un’organizzazione controllata, famosa e sotto i riflettori.

LEGGENDE METROPOLITANE – Addirittura, in alcune città italiane si dice che quando c’è il circo in zona i randagi spariscono: per risparmiare sulla “pappa” dei leoni (sfamare quotidianamente carnivori di quella portata è un impegno economico piuttosto gravoso) spesso i circensi pare diano loro in pasto cani e gatti trovati per strada… Leggenda metropolitana o meno, tutto questo sfiora la follia e la disumanità.

CONCLUSIONI – Molto spesso ideali forti diventano ossessione o fondamentalismo, e questo nemmeno è un bene. Non bisogna sperare, quindi, che un’attività di spettacolo e di divertimento come il circo sparisca, ma soltanto che alcuni suoi “fondamenti antichi e antiquati” possano cedere il posto a qualcosa di più evoluto e di più umano. Il circo è un insieme di lavoratori che da appassionati o da professionisti offrono la propria competenza e le proprie abilità per far divertire il pubblico, formato da grandi e piccoli… ha tanto da dare: clown, trapezisti, contorsionisti, funamboli, giocolieri… un’esplosione di musiche e colori che possono regalare spettacoli divertenti a tutti senza per questo dover per forza impiegare l’uso e l’abuso degli animali.