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A Pozzuoli la prima poltrona rivoluzionaria contro l’incontinenza

A Pozzuoli la prima poltrona rivoluzionaria contro l’incontinenza
  • Pubblicato25 Novembre 2019

POZZUOLI – Arriva nello studio “Pelvic Center” di Pozzuoli “Emsella”, la poltrona rivoluzionaria approvata dalla FDA (Food and Drug Administration) che risolve e previene un problema condiviso da oltre sei milioni di donne in Italia. Emsella, per la prima volta nel Sud Italia, è una speciale poltrona che attraverso campi elettromagnetici focalizzati ad alta intensità riesce ad effettuare una stimolazione profonda del pavimento pelvico e a potenziare tutti quei muscoli che rilassandosi hanno perso la capacità di contenere.

LA TERAPIA – Il trattamento completo è composto da sei sedute, due a settimana per tre settimane. Ogni seduta dura 28 minuti ed equivale a 11.200 contrazioni sovramassimali del pavimento pelvico: la terapia è del tutto indolore, non invasiva e si svolge completamente vestiti. Il 95% delle pazienti che utilizzano Emsella si dichiara soddisfatto dei risultati ottenuti, mentre il 75% delle pazienti è riuscito ad eliminare completamente l’utilizzo degli assorbenti. Emsella rafforzando tutta la muscolatura pelvica, oltre a garantire la continenza, migliora la salute sessuale delle donne. I benefici in alcuni casi iniziano a manifestarsi fin dalle prime sedute.

La poltrona “Emsella” all’interno dello studio “Pelvic Center”

UNICA NEL SUD ITALIA – Già presente al Nord Italia a Milano e a Genova, Emsella ha raggiunto anche il Sud e arriva al “Pelvic Center” di Pozzuoli, studio che si trova in via Montenuovo Licola Patria 90, nei pressi dell’ingresso della Tangenziale di Napoli e all’interno del centro commerciale “San Domenico”. Il centro è gestito dalla dottoressa Valentina Scotto di Tella, laureata in Ostetricia e alla magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, con formazione specifica sul pavimento pelvico e riabilitazione. Valentina scopre Emsella attraverso dei contatti negli Stati Uniti, dove questa poltrona rivoluzionaria viene utilizzata ormai da anni per la cura dell’incontinenza. Decide quindi di importare questa nuova tecnologia al Sud Italia e invita le donne che vogliono risolvere o prevenire l’incontinenza ad effettuare una consulenza ed una prova gratuita.

COME PROVARLA – Il Pelvic Center di Pozzuoli ti offre la possibilità di fissare un incontro prenotando al numero 3397985747 o inviando un messaggio alla pagina facebook Pelvic Center. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet www.pelviccenter.it. Non privarti del diritto di sentirti a tuo agio nelle relazioni interpersonali e di poter finalmente affrontare le semplici situazioni giornaliere con sicurezza e serenità, senza la preoccupazione di dover cercare un bagno in qualunque luogo.

LA STORIA – Perché nasce Emsella? In Italia oltre 6 milioni di donne soffrono di incontinenza urinaria: tale disturbo è stato riscontrato in maniera più significativa tra le donne over 45. Superata infatti la soglia dei 45-50 anni si stima che sia una donna su cinque a dover convivere con questo disagio. Dopo i 70 anni, la percentuale di donne che soffre di incontinenza aumenta toccando il 50%. L’incontinenza urinaria insorge a causa di una perdita di tono della muscolatura del pavimento pelvico e a tale problematica consegue l’impossibilità di controllare i muscoli poiché rilassati ed inefficienti. Pur arrivando ai muscoli pelvici il comando di contrarsi e contenere, questi smettono di rispondere in maniera adeguata e soddisfacente, e non trattengono l’urina. Le cause di tale rilassamento della muscolatura sono molteplici e tra le più frequenti possiamo menzionare la gravidanza, il parto, l’attività fisica intensa con sollevamento pesi, la menopausa e l’età avanzata. L’incontinenza può essere distinta in: incontinenza da urgenza, associata al bisogno impellente di correre in bagno al primo stimolo; incontinenza da stress, causata da uno sforzo, un colpo di tosse, uno starnuto o una risata improvvisa e incontinenza mista, quando i due disturbi coesistono. Nonostante l’incapacità di trattenere urina rappresenti per le donne una fonte di insicurezza, disagio, stress, preoccupazione e imbarazzo, solo il 40% di chi soffre di incontinenza si rivolge ad un professionista chiedendo aiuto. È infatti radicata la convinzione che l’unica soluzione sia l’assorbente e pochi sanno che attraverso la riabilitazione del pavimento pelvico è possibile migliorare radicalmente la qualità della propria vita.

*articolo sponsorizzato