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A Licola tratto di mare tra i più inquinati della Campania. La denuncia: «Nulla è stato fatto dalle istituzioni»

A Licola tratto di mare tra i più inquinati della Campania. La denuncia: «Nulla è stato fatto dalle istituzioni»
  • Pubblicato10 Agosto 2020

POZZUOLI – C’è anche Licola di Pozzuoli tra i 14 punti della costa Campana monitorati da Goletta Verde che risultano oltre i limiti di legge a causa dell’inquinamento: dieci quelli giudicati fortemente inquinati e quattro quelli inquinati. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare. Tra i punti più critici c’è proprio Licola, ovvero la foce del canale di Licola a Pozzuoli che è stata giudicata “fortemente inquinata” per l’undicesimo anno. A poca distanza stessa criticità si registra nel punto di spiaggia di fronte la foce della Fiumarella nel Comune di Mondragone e nel punto di spiaggia di fronte la foce del lago Patria nel Comune di Castelvolturno.

LA DENUNCIA – Parole di condanna verso l’operato delle varie istituzioni sono state espresse da Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania: «Anche quest’anno registriamo una fotografia delle coste campane tra luci ed ombre, con delle situazioni in alcuni punti della nostra costa che rendono bene la gravità della situazione della depurazione in Campania dove, di fronte a quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza. Poco o niente è stato fatto dalle istituzioni. -denuncia la presidente- Per i casi più gravi, quei ‘malati cronici’ che denunciamo da anni proseguiremo con le nostre azioni di denuncia, chiedendo l’applicazione della legge sugli Ecoreati, per risolvere le criticità che ancora minacciano la qualità e la salute dei nostri mari. Occhi puntati anche sui 475 scarichi in mare di acque reflue e altre tipologie di apporti censiti dall’Arpac. Un lavoro di mappatura importante che viene messo a disposizione delle istituzioni utile per valutare, a partire da questi scarichi, possibili fonti di impatto sulla qualità delle acque. Quello della pessima qualità delle nostre acque in prossimità delle foci, che spesso diventano fogne a cielo aperto a causa del mancato funzionamento degli impianti di depurazione, deve diventare un tema prioritario nell’agenda della politica regionale in vista della tornata elettorale di settembre. Al di là di annunci e inaugurazioni è ora che la Regione Campania metta in atto al più presto un’adeguata ed efficace azione di prevenzione, piuttosto che attendere il conclamarsi delle varie crisi che puntualmente colpiscono il territorio come l’emergenza sul fronte della depurazione».