POZZUOLI/ Rione Terra, 43 anni dopo la città ricorda la diaspora del 2 marzo 1970 – LE FOTO

IL RIONE TERRA IERI – Il 2 marzo 1970 divenne solo l’inizio della triste storia della gloriosa rocca di Pozzuoli. Dopo l’evacuazione ebbero inizio i primi saccheggi e demolizioni che portarono lentamente a modificare l’aspetto del Rione Terra prima dell’esodo. Interventi comunque limitati grazie al fatto che il Vescovado poté continuare la sua attività e quindi tenere ancora viva la presenza della chiesa puteolana sulla rocca ma anche dal fatto che dopo il 1970 alcuni nuclei familiari ( circa 122 ) occuparono alcune case dopo aver abbattuto alcuni varchi a colpi di piccone. Il terremoto del 1980 diede il colpo di grazia: il vescovo Sorrentino viene allontanato dal Rione che comportò l’aumentare di una serie di saccheggi che svuotarono completamente gli arredi sacri della Cattedrale – Tempio di Augusto e della chiesa di San Celso. Infine le demolizioni che portarono al completo abbattimento degli edifici di via Pesterola.
IL RIONE TERRA OGGI – L’11 gennaio del 1992 fu affidata l’area del primo lotto al “Consorzio Rione Terra” e avviati i lavori. Lavori che come si sa non sono ancora terminati. Dopo quasi mezzo secolo i puteolani non hanno ancora riavuto quell’area che è il cuore pulsante della città flegrea. In effetti una buona parte del Rione è stato completato. Anche la Cattedrale è quasi completa. Manca ancora il completamento dei lavori della Sala Capitolare ma quello che in effetti non permette la sua apertura è il mancato completamento dei lotti davanti allo stesso Tempio. Lavori che sono in procinto di terminare. Un tentativo di riavere la Cattedrale per alcune ore è stato fatto dalla Diocesi di Pozzuoli e dal vescovo Pascarella per la Via Crucis dei giovani che si svolgerà il 24 marzo prossimo. Alcuni sono ottimisti però, la Cattedrale dovrebbe aprire i battenti a fine anno. Ma la cautela in questo caso è tanta visto la mancanza di fondi che ha portato per alcuni mesi dell’anno scorso la chiusura del cantiere. Solo il 19 gennaio scorso una piccola parte del cantiere è tornata nelle mani dei cittadini: la nuova piazza “Rione Terra 2 marzo 1970” e con esso i gradoni Portanova. Poco ancora per una città che aspetta il suo sviluppo economico proprio partendo dal Rione Terra. In molti ormai si chiedono quando questo potrà iniziare soprattutto oggi visto che la crisi economica sta tagliano le gambe a tutti. Una apertura del Rione Terra, degli scavi e di botteghe artigianali ( questa almeno è l’idea per il Rione ) potrebbe permettere di creare posti di lavoro. Soprattutto fra i giovani.
MANIFESTAZIONI IN CITTA’ – Da quel triste giorno sono passati 43 lunghissimi anni che ancora oggi vedono la città “orfana” di quel pezzo di storia che rimane chiuso alla popolazione locale. Ed è proprio per denunciare, per ricordare, per “fare memoria” che per l’intera giornata le associazioni cittadine hanno organizzato una serie di eventi che andranno in scena nella nuova piazza “Rione Terra, 2 marzo 1970” e una fiaccolata che si concluderà simbolicamente davanti al cancello dell’antica rocca, che rimane chiuso ai puteolani da ben 43 anni.
MARIO ATTARDI
LE FOTO DEL RIONE TERRA
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