SPETTACOLI/ Tra memoria e tradizione in 500 alla Darsena per “Fare Anima”


POZZUOLI – Più di 500 persone domenica sera hanno assistito allo spettacolo “Fare Anima….. La Memoria Ritrovata”, nel luogo simbolo di Pozzuoli, la darsena o meglio “o’ valjion”. Un sussulto di puteolanità, un sussulto non dato dalla paura del bradisismo ma dalle emozioni che solo uno spettacolo che rievoca la memoria, le tradizioni di Pozzuoli, può regalare.
LO SPETTACOLO – un racconto pieno di emozioni, che guida lo spettatore attraverso un viaggio nella realtà sognante che è quella della storia di Totonno Fasulo, pescatore puteolano che fece del suo mestiere un’arte. Attraverso i canti, balli e vestiti tradizionali si rievocano le anime, gli amori, i valori e le tradizioni dell’antico popolo puteolano, i pescatori. Un popolo che ha fondato Pozzuoli, che ne segna l’identità culturale e il fondamento di un’economia che prima della “diaspora puteolana degli anni 70-80″ era di grande rilievo, ma che ora va perdendosi. La darsena “torna ad essere luogo certo, non solo di memoria ma di vita – dice Celeste Pezzini – per tutti quelli che con coraggio hanno creduto nel progetto Fare Anima”. Lo spettacolo di è svolto nell’ambito della VII edizione di Malazè, il cui presidente, Rosario Mattera ha aperto lo spettacolo con queste parole ” finalmente nel luogo simbolo della città di Pozzuoli, un’evento per i puteolani, con tutti i puteolani, alla darsena, in un luogo simbolo dove si respira la vera puteolanità“.

LA TRADIZIONE – solo un pescatore saprebbe raccontare al meglio le tradizioni puteolani con la sua parlata tipica, ” u’ puzzulan i vasc o mare“, solo lui, il pescatore puteolano, è capace di spiegari i posti migliori della pesca, i modi di pescare e “l’art i tessere a rezz”. Come da copione, la serata si è conclusa con una degustazione enogastronomica, zeppoline, gamberi fritti, un primo piatto di mare e ottimo vino puteolano, cucinato dalla Cooperativa pescatori con Tonino Chiocca.