POZZUOLI/ Padre e figlio sparati per difendere una donna: arrestato 32enne vicino a clan di Monterusciello

POZZUOLI – E’ stato costretto a costituirsi Raffaele Leone, 32 anni, detto “Lello”, l’uomo che ha sparato a Paolo e Raffaele Nasti, padre e figlio rispettivamente di 60 e 31 anni, intervenuti per difendere la moglie contro la quale si era scagliato. Leone, dopo il ferimento, si sarebbe nascosto tra Benevento e Avellino per qualche giorno per poi fare ritorno del quartiere di Monterusciello dove è stato arrestato dai poliziotti del commissariato di Pozzuoli – diretti dal vicequestore Raffaele Esposito – e dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli. E’ accusato di duplice tentato omicidio. La pistola non è stata rinvenuta e agli agenti che lo hanno interrogato ha detto di averla buttata durante la fuga senza però ricordare il luogo esatto. Il 32enne è ritenuto vicino al gruppo di Carlo Avallone, il “boss fantasma”, ed è imparentato con Massimiliano Ferri, altro affiliato al sodalizio criminale. Dopo l’arresto è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.
I FERITI – I fatti risalgono alla sera del 28 settembre, a via Napoli. Ad avere la peggio è stato il più grande dei Nasti, che questa mattina è stato dimesso dall’ospedale “Santa Maria delle Grazie” dopo essere stato sottoposto a quattro interventi chirurgici a causa di un proiettile che lo ha colpito alla pancia. Lo stesso proiettile che un attimo prima aveva trafitto la gamba del figlio, dimesso la notte stessa del ferimento con una prognosi di 3o giorni.