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Clamorosa svolta a Bacoli: il TAR della Campania dà ragione ai titolari dei parcheggi chiusi da Josi

Clamorosa svolta a Bacoli: il TAR della Campania dà ragione ai titolari dei parcheggi chiusi da Josi
  • Pubblicato12 Settembre 2025

BACOLI – Clamorosa svolta nella vicenda-parcheggi a Bacoli. Il Tar della Campania ha accolto il ricorso presentato da sei attività che sono state chiuse dal comune di Bacoli per l’intera stagione estiva. Difesi dagli avvocati Amerigo Russo e Giovanni Basile, i titolari delle autorimesse hanno visto accolte le loro richieste. In sintesi, il Tar ha disposto che il Comune debba “consentire le attività di autorimessa pertinenziale nel periodo estivo”. Il successo per le attività di parcheggio arriva alla fine di un’estate tribolata piena di colpi di scena, ma anche di momenti di sconforto per le etichette di “abusivi” e “illegali” che man mano si stavano diffondendo nell’opinione pubblica.

ORDINANZA DEL TAR – I sei dispositivi pubblicati oggi, di fatto, prorogano la chiusura fino al 31 ottobre per le attività stagionali e temporanee, mentre per quelle annuali la proroga fino a nuova sentenza che, presumibilmente, dovrebbe uscire, dopo la causa di merito al Tar di marzo, ad aprile 2026. Nel dettaglio i giudici del Tar, per i due ricorsi presentati contro il diniego alla pratica di “Decreto Coesione”, ha sottolineato, di fatto, l’ostruzionismo burocratico del Comune sulla validità della scia presentata dalle due attività. Mentre per le altre vige “l’interesse prevalente dell’individuazione di adeguate aree di sosta nella stagione estiva  per la sicurezza e la fluidità della circolazione veicolare e pedonale, da assicurare mediante la prosecuzione dell’attività di autorimessa pertinenziale”.

DEMOLIZIONE ABUSI – Ieri il Tar si era espresso sui ricorsi alle ordinanze di demolizione di alcuni abusi edilizi presenti in tre aree di sosta di Miliscola. Per tutte e tre le attività il Tar ha bocciato la richiesta dell’ordinanza di sospensiva del ripristino dello stato dei luoghi, ma ha lasciato aperta una porta ( riferendosi agli abusi vecchi di 30 anni e accettati dal Comune)  per il ricorso al Consiglio di Stato che sarà depositato nei prossimi giorni.