POZZUOLI/ Europa Verde si ribella: «Il commissario Migliucci deve dimettersi»

POZZUOLI – Un «serio problema di democrazia interna» all’interno Europa Verde a Pozzuoli. A renderlo noto con un documento indirizzato ai vertici nazionali e regionali del partito sono i componenti della base locale. Nel mirino dei firmatari (Mirata, Mercurio, Pisco, Costantino, Valente, Elefante, Sico, Cortile e il consigliere comunale Enzo Pafundi) c’è il commissario cittadino Vicente Carlos Migliucci accusato di avere una gestione «personalistica del partito locale, degna dei peggiori esempi di gestione padronale di berlusconiana memoria, sfociata in un inaudito autoritarismo, tale da portare il malessere politico a livelli non più sopportabili». Con il documento gli iscritti sfiduciano il commissario chiedendone, senza mezzi termini, le dimissioni o la rimozione da parte dei vertici di Europa Verde. Migliucci, insieme al consigliere comunale Gennaro Andreozzi, risponde alla corrente Zabatta-Peretti che si contrappone al resto degli iscritti della sezione locale, che fanno capo a Borrelli.
LE ACCUSE AL COMMISSARIO – «Sin dall’insediamento del commissario Migliucci, che con atteggiamenti e metodi inappropriati, tende a minare e dividere il partito. -si legge nel documento di sfiducia- Atteggiamenti che risultano ancor più deleteri in un momento così delicato, tanto delicato che ha toccato finanche la stessa direzione regionale. La forma di correntismo che, purtroppo, da tempo ha già minato il partito regionale, ha di fatto portato alla nomina di una figura commissariale cittadina non idonea a ricoprire tale ruolo. Un sano ed ispirato galateo politico annovera tra i principali compiti di un commissario, ancor più in un momento come questo, proprio l’agire in modo aggregativo, facendo partecipe la base dell’azione politica condotta, rafforzando il senso di appartenenza e di coesione, condividendo gli obiettivi dettati dal partito nazionale, riunendo le diverse anime in esso presenti.»