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Rifiuti tra i resti archeologici di Villa Avellino, scoppia la polemica: «Situazione descritta in modo fuorviante»

Rifiuti tra i resti archeologici di Villa Avellino, scoppia la polemica: «Situazione descritta in modo fuorviante»
  • Pubblicato29 Ottobre 2019
POZZUOLI – «Le notizie che sono circolate sui social network e riprese anche da altri, circa un presunto stato di incuria in cui verserebbe Villa Avellino, sono fuorvianti e non descrivono esattamente la realtà della situazione.  Le foto scattate, che ritraggono alcuni cumuli di rifiuti, si riferiscono alle aree interne ai resti archeologici. Gli accessi sono stati interdetti alcuni anni fa, con l’apposizione di cancelli e catenacci e le chiavi da allora sono esclusivamente custodite dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici di Napoli che dovrebbe provvedere a ripulire periodicamente le aree prese di mira dagli incivili che non utilizzano i cestini collocati a pochi metri di distanza ma che gettano di tutto all’interno dei siti archeologici».
LA REPLICA – Lo dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Pozzuoli, Fiorella Zabatta, che rende noto di aver «già invitato la Soprintendenza ad intervenire o quanto meno a fornirci le chiavi così come avviene già per altri siti. Noi siamo disponibili a pulire sostituendoci ad altri enti ma in questo caso dobbiamo avere la possibilità di entrare. L’amministrazione, dal canto suo, provvede costantemente a tenere pulita Villa Avellino e potrebbe farlo tranquillamente anche per queste piccole aree. Parto dal presupposto che tutto è perfettibile, ma trovo davvero miserevole fare delle foto omettendo di riprendere la cancellata per immortalare solo i rifiuti come se si trattasse di un’area aperta interna alla villa senza riprendere le cancellate di ferro e i lucchetti».